Su "La Verità" di domenica 6 febbraio 2022, a pag. 3, compare
un articolo del direttore, M. Belpietro, dal titolo: "Per l’ISS, più
decessi tra gli inoculati". Sottotitolo: "Dal 10 dicembre al 9
gennaio, i vaccinati morti sono 706 in più dei no-vax. È un paradosso
statistico (corrono fino a 27 volte meno rischi). Ma è la prova che non sono
invulnerabili". Nel testo,
dopo aver sciorinato una litania di numeri (peraltro da fonte ufficiale - Istituto
Superiore di Sanità) da far venire sonno a qualsiasi appassionato di
statistica, ecco la frase ad effetto che libera tutti dal ragionamento e torna
sul falso argomento esplicitato nel titolo. "Si dirà: bisogna comparare
il numero assoluto e fare la percentuale… Certo, ma nel dettaglio resta il
dato: non è vero che muoiono soltanto i no vax." Dunque
abbiamo la sentenza. E chi l'aveva mai detto che muoiono solo i no-vax? Se si
dice, per esempio, che i no-vax hanno il 90% in più di probabilità di morire di
chi è vaccinato, quel 10% che resta, a chi lo attribuiamo? Al gatto del
vicino?? Tuttavia nella tabellina riportata in fondo all’articolo, si vede bene,
anche senza percentuali, quali sono i numeri. Come è stato ottenuto il numero
citato nel sottotitolo è presto fatto. A fronte di un totale di morti tra i 6
milioni e 380.00 di non vaccinati, pari a 2.632 casi, si sono verificate 3.338
morti nel totale di 47 milioni e 616.000 vaccinati (numero totale comprendente
anche i vaccinati con una sola dose). Dunque, arguisce il direttore Belpietro,
3.338 – 2.632 = 706. Ecco che, come recita il sottotitolo, i vaccinati morti
sono 706 in più dei no-vax. Si discute se inserire un esame scritto nel
prossimo esame di maturità, chissà che non sia il caso di far ripetere qualche
esamino di aritmetica anche a questi campioni dell’informazione nazionale? Ognuno
può farsi le percentuali dai numeretti soprariportati e potrà anche scoprire il
motivo per il quale i non vaccinati hanno un rischio oltre 27 volte superiore
di morire dei vaccinati. E non c’è proprio nessun paradosso! Questa è la
disinformazione che alimenta le proteste degli insipienti e vende giornali che
a loro volta contribuiscono ad alimentare la spesa medica oltre misura, sulle
spalle di chi paga le tasse e si vaccina (assumendosene coscientemente i
rischi, si intende). Proposta:
posto che per ogni paziente in terapia intensiva si spendono alcune migliaia di
euro al giorno, mettiamo a pagamento tutti i no-vax e a spese del SSN solo coloro
che sono completamente vaccinati. Poi diamo incarico, al giornalista che ha
scritto l'articolo, di fare le somme (o le sottrazioni). Nella
Unione Sovietica c'era già un giornale con lo stesso nome che in russo si
scrive Pravda (Правда in alfabeto cirillico). Stento a comprendere a chi faccia capo
questo "organo ufficiale della informazione di regime" nel nostro
Paese.