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venerdì 4 marzo 2022

A ROMA CONTRO LA GUERRA

 
Sabato 5 marzo manifestazione nazionale  
ore 13:30 partenza da Piazza della Repubblica,
ore 14:30 arrivo a Piazza san Giovanni in Laterano e palco fino alle 17:00
  
L’escalation bellica in Ucraina ha subito una accelerazione drammatica dopo la decisione di Putin, che condanniamo senza riserve, di invadere con i carri armati il territorio del Paese confinante con lo Stato russo. L’autocrate da Mosca brandisce addirittura l’arma nucleare e il gesto - “inconcepibile” secondo il segretario generale dell’ONU - rischia di marcare una via di non ritorno sulla strada di una nuova Guerra fredda, da scongiurare, di cui anche l’Occidente con il mantenimento e l’espansione della NATO porta però responsabilità.
Le sottoscritte e i sottoscritti, nel solidarizzare con le vittime popolari della guerra, esprimono l’accorata convinzione che bisogna evitare ulteriori escalation, fermare i combattimenti sul campo e agire innanzitutto, da parte di istituzioni e cittadinanza attiva europea, e da parte di ogni formazione della società civile (quelle religiose!), per ridare la parola ai negoziati, per i quali esiste sempre spazio, tanto più se si è capaci di soluzioni creative nella logica del win-win.
Le parti in conflitto dovrebbero riconoscere che esiste un nemico comune dell'intera umanità che incombe: la crisi climatica ed ecologica, intrecciata con la minaccia del nucleare militare e civile. Per questa ultima segnaliamo il rimedio della proibizione giuridica delle armi nucleari già entrata in vigore e da concretizzare con la eliminazione effettiva degli ordigni atomici, inclusi quelli dispiegati sul suolo europeo.
Collaborare nella denuclearizzazione e nella conversione energetica ed ecologica per sconfiggere insieme il “Generale Permafrost” – il metano intrappolato nel terreno ghiacciato in gran parte in Siberia che sta per sciogliersi - potrebbe salvaguardare tutti i popoli del Pianeta che vivono sotto l’incubo di un riscaldamento globale incontrollabile.
Con questo spirito aderiamo alla “Giornata di digiuno e preghiera” indetta da Papa Francesco il 2 marzo e alla volontà di mediazione e riconciliazione che la informa.
Auspichiamo che ovunque sorgano iniziative di base* per sostenerla e per appoggiare un dialogo tra le comunità umane attualmente in conflitto. Uniamoci all’appello del Papa a tutti i popoli “affinché si fermi subito la follia della guerra, affinché possa scoppiare la pace”: noi, in sintonia con l’enciclica Laudato Si’, la designamo anzitutto come necessaria, preliminare e universale “pace con la Natura”.


Pacifisti in piazza a Milano
   
 
Contro la guerra, cambia la vita - Dai una possibilità alla pace.
Bisogna fermare la guerra in Ucraina. Bisogna fermare tutte le guerre del mondo. Condanniamo l’aggressione e la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Vogliamo il “cessate il fuoco”, chiediamo il ritiro delle truppe. Ci vuole l’azione dell’ONU: disarmo e neutralità attiva.
Dall’Italia e dall’Europa devono arrivare soluzioni politiche, non aiuti militari.
Protezione, assistenza, diritti alla popolazione di tutta l’Ucraina, senza distinzione di lingua e cultura. Siamo con la società civile, con le lavoratrici e i lavoratori ucraini e russi che si oppongono alla guerra con la nonviolenza. No all’allargamento della NATO. Sì alla sicurezza condivisa. Vogliamo un’Europa di pace, senza armi nucleari dall’Atlantico agli Urali. Costruiamo ponti e solidarietà tra i popoli, non con le armi ma con la democrazia, i diritti, la pace.
Basta armi, basta violenza, basta guerra!