"Il mondo non crede nel futuro della Russia, non ne
parla. Tutti parlano di noi. Ci aiutano. Si stanno preparando a sostenere la
nostra ricostruzione. La nostra ricostruzione avverrà dopo la guerra. Perché
tutti hanno visto che per le persone che si stanno difendendo in modo così
eroico, questo dopo laguerra arriverà sicuramente" (V.
Zelenskyj - la Repubblica). "Il mondo non
crede..." Quando nella tua visione il mondo (come nella sigla del TG3)
inizia con il continente americano e arriva fino agli Urali devi alzare un po’
lo sguardo. Altrimenti poi 4 o 5 miliardi di esseri umani non contano. Eppure
"Dall'Oriente viene la luce!" Questa me l'hanno insegnata in parrocchia
(non ti dico in quale, però). Dammi retta, Zelenskyj: lascia perdere il gruppo
NATO che ti sta utilizzando in malo modo per i suoi fini (rozzi), mettiti
subito d'accordo con la Russia (altrimenti i russi si stufano e sono capaci di
mandare a quel pezzo di paese - sempre ad Oriente - il Putin e non si sa quale
bordello viene fuori. Non dovrebbe essere troppo difficile stabilire un
rapporto di convivenza con i russofoni dentro i tuoi confini - fagliela
studiare 'sta lingua di Gogol, nato dalle tue parti o di Tolstoj, nato a metà
strada tra Kiev e Mosca. E di Dostoevskij, che a Milano non volevano trattare
nei corsi universitari, di Puskin, che nei suoi geni legava l'Europa
all'Africa. Vedi un po' di ridurre l'influenza dei nazisti armati (con cautela,
ché quelli ti fanno fuori con un colpo di pistola come quel partecipante ai
colloqui di tregua), avete lasciato troppo spazio a quei loschi figuri. I
cittadini di lingua ucraina, i russofoni, i polacchi, gli ebrei, i tartari e
altre minoranze che non ricordo, senza volere offendere nessuno, hanno bisogno
di pace e di rispetto. Vuoi provare a convincere certe frange a casa tua, che
vogliono un paese di razza pura, che le razze pure non esistono e che anche nel
mondo dei cani, quelli di razza pura sono molto fragili e i bastardini, invece,
campano cent'anni. Questo lo dico perché ne ho uno in un appartamento sotto
casa mia che c'è da vent'anni e continua ad abbaiare di giorno e di notte,
segno di salute eccellente, suppongo. La Russia ha bisogna di pace e non di
istallazioni militari ai suoi confini, tu hai bisogno del loro gas. Noi in
Europa e nel mondo abbiamo bisogno del vostro grano, del vostro nichel, delle
vostre "badanti, cameriere e amanti"(non lo dico io in modo
sprezzante come invece hanno fatto altri, ben più importanti, ma anche più
"mudak" di me), abbiamo tutti bisogno di pacifica convivenza tra i
popoli, di progresso sociale e morale, di scambi di idee e di merci, di arte e
di cultura. Ho scoperto oggi il gruppo musicale ucraino (multietnico,
multiculturale, multitutto) straordinario Dakha Brakha (più o meno significa
"Dare e Ricevere"). Nominali ambasciatori dell'Ucraina e mandali in
tutte le nazioni (in particolare in Russia!). Se vuoi condividere questo mio
scritto su Facebook o in altro modo, fai pure. Magari i servizi segreti e le
spie lo inoltrano perché volevo anche scrivere all'altro Vladimir, quello
russo. Ma in Europa hanno cancellato i suoi strumenti di comunicazione e mi è
difficile sapere come è messo, e ho sentito che Facebook non funziona più da
quelle parti. Comunque, e qui finisco, vi chiamate Vladimir - vlad
"signore" e mir" terra, mondo"- "signore della terra
"ueh! andateci piano con le vostre ambizioni imperiali. Se ricordo bene mir
vuol anche dire "pace". Le steppe e le tundre sono terre di pace, così
insegnano la lingua russa e ucraina. Conquistatevi il titolo di "Signori
della Pace", i vostri popoli e quelli del mondo intero vi saranno grati,
E, magari, il buon esempio potrebbe ispirare anche altri Vlad nel mondo.