Per lo sciopero generale europeo contro la guerra.
Una cosa è ormai evidente a tutti:
la diplomazia europea è incapace di fermare questo massacro. È incapace
perché nella sostanza è guerrafondaia. C’è solo una via d’uscita: cercare con
tutte le energie e i contatti a disposizione, usando i Social ancora non
bloccati dalla censura, di spingere per lo sciopero generale europeo contro
guerra e guerrafondai. Uno sciopero dei popoli dal basso, delle madri di
famiglia, dei lavoratori, degli studenti, degli organismi più vari e
consapevoli della società civile: da quelli religiosi, e umanitari a quelli
libertari e nonviolenti, da sempre oppositori della guerra, del militarismo,
delle perverse alleanze militari. Allo sciopero europeo deve seguire lo
sciopero generale qui da noi e la pressione sul governo e i partiti che ormai
costituiscono un blocco unico. Prima che sia troppo tardi per tutti.