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venerdì 4 marzo 2022

L’ANPI E LA GUERRA



Dichiarazione del Congresso Anpi Crescenzago di Milano.
 
Il “fattore” militare, degli armamenti e delle guerre diffuse, con la spada di Damocle della distruzione totale tramite le bombe nucleari, costituisce una minaccia alla sopravvivenza stessa dell’umanità, come quella climatica ed ambientale. Per garantire la pace e la convivenza civile dei popoli del mondo, si rende urgente una rivoluzione culturale, come quella necessaria per la riconversione-transizione ecologica, tale da avviare da subito un processo virtuoso a livello locale e globale di riconversione dell’industria militare in imprese di pace: un processo contestuale e controllato da organismi internazionali indipendenti. Un passo importante è stato fatto dalla risoluzione dell’ONU di messa al bando delle armi nucleari e di avvio della denuclearizzazione del pianeta. È grave e inaccettabile che l’Italia non abbia ancora aderito, schierandosi con il no dei paesi detentori di armi atomiche!
La crisi ucraina, sfociata in conflitto armato, come le altre guerre in atto e quelle che si sono fatte dal secondo dopoguerra ad oggi, stanno a dimostrare che è sempre necessaria una mobilitazione continua e attiva dei movimenti per la pace in grado di influire e condizionare i poteri nazionali e mondiali. L’ANPI condanna fermamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la stigmatizza come vero e proprio “atto di guerra che nega il principio dell’autodeterminazione dei popoli, fa   precipitare l’Europa sull’orlo di un conflitto globale, impone una logica imperiale che contrasta col nuovo mondo multipolare, porta lutti e devastazioni”. Proprio il ritorno dello scontro USA-Russia, nonostante la fine dei due blocchi e della guerra fredda, in cui due vecchie logiche “imperiali” costringono l’Europa e tanta parte del mondo in una condizione di subalternità, ci deve convincere che è arrivato il momento di riprendere le rivendicazioni di pace e di pretendere azioni concrete che obblighino le “grandi potenze” e ogni paese a ripudiare la guerra e ad usare sempre e comunque  mezzi diplomatici e dialogo e cooperazione per risolvere i conflitti (Art. 11 Costituzione Italiana). 
C’è davvero poco tempo a disposizione per salvarci dal baratro. È
quindi con estrema urgenza che occorre mettersi nella prospettiva concreta di costruire nuove forme democratiche e partecipative di governo mondiale, in difesa di tutti i popoli e di tutti i territori in un mondo da liberare dalla morsa delle potenze dominanti e dei poteri economico-finanziari globali che stanno distruggendo il pianeta, fino a raggiungere la linea di non ritorno della catastrofe e dell’estinzione stessa degli umani e di altri esseri viventi.
ANPI Crescenzago e Casa Crescenzago