L’osservazione
di Barbara Spinelli sulla risoluzione votata ieri dal Parlamento Europeo può
essere estesa al discorso del presidente del Consiglio in senato: nessun
accenno ai tentativi diplomatici in corso, tantomeno alle possibili ragioni
della Russia. Il copione è dunque lo stesso, ed è quello americano che non
prevede soluzioni politiche, ma solo la creazione di uno stato di guerra
permanente che insieme alle sanzioni logori a morte la Russia. Il problema del
discorso di Draghi è inoltre che non si sa come definire: se è di sinistra che
cosa dice la destra? E se è un discorso di destra, cosa dice la sinistra?
Poiché l’una e l’altra tacciono o acconsentono, potremmo definirlo un discorso
di centro, di un estremista di centro che con l’umanitarismo soddisfa la
sinistra, e con i toni di sfida soddisfa la destra – estremista, perché
comunque manda alla guerra il paese, sebbene non formalizzi la decisione
con una Dichiarazione; e poi perché l’unico autore citato nel discorso è quel
Robert Kagan che oltre a essere il massimo ideologo dei neocon, ossia dei
guerrafondai, ha anche la disgrazia di essere il marito di Victoria (Fuck the
Eu) Nuland, attuale sottosegretaria di Stato.