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mercoledì 23 marzo 2022

SCRITTORI E OLIGARCHI
di Angelo Gaccione

 
Chi sceglie un mestiere come il mio e ne rispetta il dettato, deve mettere in conto molte cose: incomprensioni, astio, ingiurie e non solo. Deve mettere in conto che può anche rischiare di rimanere solo. Durante una guerra è facile che tutto questo possa assumere toni aspri e che si possa entrare in disaccordo con ambienti e persone verso cui nutriamo amicizia e affetto. Per quanto mi riguarda il bieco sentimento dell’odio mi è estraneo al punto che non farei impiccare né Putin, né Zelensky, né Biden e gli altri spregevoli responsabili di questa stupida e inutile guerra. Che fossero ridotti in miseria e costretti a guadagnarsi il pane col sudore della fronte questo sì, ma li condannerei a vivere perché potessero rendersi conto del male che hanno causato. Dunque, se anche il tono dei miei interventi contro guerra e guerrafondai vi sembra un po’ tagliente, non potrà mai eguagliare la barbarie e la mostruosità dei loro fatti: morte, devastazione, fuga, miseria. Ci sono i miei interventi contro la guerra, semplicemente perché c’è la loro guerra. Ci sono le mie prese di posizione decise contro le devastazioni, perché c’è la loro guerra a provocarle. E così via elencando. Poiché non sono di quelli che rifiutano il confronto, accetto che le mie tesi disarmiste siano criticate, però vorrei che non si mettessero sullo stesso piano delle mostruosità dei guerrafondai e di chi le guerre le scatena. Almeno questa onestà dovrebbe essere garantita. Se non altro perché le loro azioni concrete spargono lutti, morti, distruzioni, rovine, fughe, mentre le mie tesi disarmiste vogliono impedirli. Il partito della guerra e dei guerrafondai ha inoltre occupato ogni spazio possibile, mentre le tesi disarmiste come le mie non trovano diritto di asilo e di ospitalità in nessuna televisione e in nessun grande quotidiano cosiddetto liberale. C’è spazio solo per gli oligarchi (di oligarchi ce ne sono anche in Italia, annidati in ogni ambito delle professioni e delle caste); sono solo oligarchi e massoni che possono esercitare la libertà di stampa e di pensiero. La democrazia è già qualche tempo che garantisce la libertà ai più forti e ai più potenti.