Chi sceglie un mestiere come il mio e ne rispetta
il dettato, deve mettere in conto molte cose: incomprensioni, astio, ingiurie e
non solo. Deve mettere in conto che può anche rischiare di rimanere solo. Durante
una guerra è facile che tutto questo possa assumere toni aspri e che si possa
entrare in disaccordo con ambienti e persone verso cui nutriamo amicizia e
affetto. Per quanto mi riguarda il bieco sentimento dell’odio mi è estraneo al
punto che non farei impiccare né Putin, né Zelensky, né Biden e gli altri
spregevoli responsabili di questa stupida e inutile guerra. Che fossero ridotti
in miseria e costretti a guadagnarsi il pane col sudore della fronte questo sì,
ma li condannerei a vivere perché potessero rendersi conto del male che hanno
causato. Dunque, se anche il tono dei miei interventi contro guerra e
guerrafondai vi sembra un po’ tagliente, non potrà mai eguagliare la barbarie e
la mostruosità dei loro fatti: morte, devastazione, fuga, miseria. Ci sono i
miei interventi contro la guerra, semplicemente perché c’è la loro guerra.
Ci sono le mie prese di posizione decise contro le devastazioni, perché c’è la loro
guerra a provocarle. E così via elencando. Poiché non sono di quelli che
rifiutano il confronto, accetto che le mie tesi disarmiste siano criticate,
però vorrei che non si mettessero sullo stesso piano delle mostruosità dei
guerrafondai e di chi le guerre le scatena. Almeno questa onestà dovrebbe
essere garantita. Se non altro perché le loro azioni concrete spargono
lutti, morti, distruzioni, rovine, fughe, mentre le mie tesi disarmiste
vogliono impedirli. Il partito della guerra e dei guerrafondai ha inoltre
occupato ogni spazio possibile, mentre le tesi disarmiste come le mie non
trovano diritto di asilo e di ospitalità in nessuna televisione e in nessun
grande quotidiano cosiddetto liberale. C’è spazio solo per gli oligarchi (di
oligarchi ce ne sono anche in Italia, annidati in ogni ambito delle professioni
e delle caste); sono solo oligarchi e massoni che possono esercitare la libertà
di stampa e di pensiero. La democrazia è già qualche tempo che garantisce la
libertà ai più forti e ai più potenti.