Non c’è peggior sordo di chi non vuol
sentire, e sordi ce ne sono anche fra noi. Non
si spiegherebbe altrimenti l’ostinazione a ribadire come un disco rotto sempre
le stesse banalità, in spregio allo sforzo che stiamo facendo per porre un
argine al partito della guerra e della morte, ai tifosi che si schierano con
l’uno o l’altro contendente al riparo delle bombe e delle devastazioni. Un
criminale ha aggredito e un altro criminale ha fatto di tutto per portare il
suo Paese in guerra. Alla fine del conflitto, se saremo ancora vivi e se i
ciechi aizzatori non ci avranno spinto verso l’apocalisse nucleare con i loro
farneticanti proclami di inviare armi, allargare il conflitto indifferenti che
l’Ucraina sia rasa al suolo, e a 13 mila ordigni nucleari pronti per cancellare
questo stupido bipede, entrambi i governi dovranno essere ritenuti
responsabili: aggrediti ed aggressori. E mi aspetto che costoro con la stessa
foga alzino finalmente la voce, visto che hanno sempre dormito e non si sono
assolutamente preoccupati di eserciti, alleanze militari, criminale spesa per
la cosiddetta “difesa” in epoca nucleare, armi di sterminio, produttori e
mercanti assassini che si arricchiscono sul sangue e la morte, scienziati e
tecnici farabutti che leinventano, Stati e Governi che le spacciano in ogni dove, mingono
sulla volontà dei loro popoli e su quelle parole vuote chiamate democrazia o
diritto di voto. Lo sappiamo tutti che Stati e Governi non tengono in alcun conto
in termini di guerra e di armi la volontà dei loro
popoli, in Russia come in America o nella nostra “pacifica”nazione. A chi hanno
chiesto il parere i nostri governanti quando hanno installato in Italia i
missili nucleari? Vi hanno interpellato quando hanno deciso di mandare armi sul
teatro di guerra ucraino? Forse avreste preferito che mandassimo medicine,
alimenti, o si avviasse un negoziato serio prima della catastrofe. Non lo hanno
fatto e non lo hanno voluto, in spregio a democrazia o diritto di voto con cui
i governanti si puliscono il deretano. I capi di Stato e di Governo, quelli che
in occasione della Conferenza di Parigi lo scrittore Albert Camus definiva “Iventuno sordi, futuri criminali di guerra” sono come
quelli di oggi. Sono solo aumentati di numero, e
sono complici e responsabili della tragedia Ucraina. Se volete far finta di
essere ciechi, accomodatevi pure e intruppatevi nel partito della guerra e dei
guerrafondai; io non lo farò, conservo ancora un barlume di rispetto per la mia
intelligenza.
Ci sono due verità indiscutibili: 1) sono gli Stati ed
i Governi che provocano le guerre e i loro popoli che le subiscono. 2) Non
esiste guerra senza armi. Se a provocarla sono gli Stati ed i Governi a
danno dei loro popoli, ne discende, a rigor di logica, che ad essere processati
come criminali di guerra dovrebbero essere gli uomini che incarnano queste due
istituzioni. E ancora: se non esiste guerra senza armi, chi produce, acquista,
detiene o vende armi a gruppi, fazioni, Stati, mette in essere un atto di
guerra, persegue deliberatamente la guerra, crea la possibilità del conflitto
bellico. E poiché sono i Governi e gli Stati a stringere alleanze con finalità
militari, non certo i loro popoli, i cittadini di ognuno di questi Stati
dovrebbero chiedere conto ai loro Governi e ai loro Stati di questa condotta
criminale. Se non lo faranno la loro incolumità e sicurezza saranno messe in pericolo. Esigere che la propria
nazione rinunci a possedere armi, a far parte di alleanze con finalità militari
e a risolvere ogni controversia possibile attraverso il confronto e il dialogo,
è la sola strada che può garantire una pace duratura e priva di pericoli per sé
stessi e per gli altri. Non abbiamo altra scelta: o abolire le armi e le
alleanze militari, o abolire l’uomo. Scegliete voi.