Mobilitazione
nazionale per l'acqua, i beni comuni e i servizi pubblici e contro il DDL
Concorrenza. Il
governo Draghi ha presentato il disegno
di legge sulla concorrenza e ilmercato, riforma “abilitante” per
l’accesso ai fondi europei del PNRR. Il
DDL Concorrenza: 1.- è un manifesto ideologico che, dietro la riproposizione del
mantra "crescita, competitività, concorrenza", si prefigge una nuova
ondata diprivatizzazionidibeni comuni fondamentali,
dall'acqua all'energia, dai rifiuti al trasporto pubblico locale, dalla sanità
ai servizi sociali e culturali, fino ai porti e alle telecomunicazioni; 2.- all’art. 6 individua nel privato la modalità ordinaria di
gestione dei servizi pubblici rendendo residuale la loro gestione pubblica, per
cui gli Enti Locali che opteranno per tale scelta dovranno “giustificare” il
mancato ricorso al mercato; 3.- espropria le comunità localidei beni
comuni (spingendole comunque a gestioni in forma mercantili, come le società
per azioni), dei diritti e della democrazia azzerando la storica funzione pubblica e sociale dei Comuni; 4.- è un attacco complementare a quello già portato avanti con il disegno di legge sull’autonomia regionale
differenziata; 5.- contraddice la volontà popolare espressa con i referendum del 2011 contro la privatizzazione dell'acqua e
dei beni comuni. Diciamo basta
alle privatizzazioni, perché: 6.- portano al sovrasfruttamento delle risorse naturali, peggiorano i
servizi, aumentano le tariffe, annullano il controllo democratico; 7.- riducono i diritti del
lavoro, l’occupazione e i salari, aumentando la profittabilità e la
precarietà. Veniamo da un periodo di emergenza sanitaria, siamo immersi dentro
una drammatica crisi eco-climatica e dentro un drastico peggioramento delle
condizioni di vita delle persone, ed ora anche dentro una nuova guerra
all'interno dell'Europa. Affrontare
queste sfide richiede un radicale stop a un modello sociale basato sui
profitti, per costruire
un'altra società fondata sul prendersi cura, sulla riappropriazione sociale
dell'acqua e dei beni comuni, sulla gestione partecipativa di tutti i servizi
pubblici. Per questo respingiamo il DDL Concorrenza a partire dall'art.
6 e dai provvedimenti su sanità, servizi sociali, trasporti, rifiuti, energia,
porti e telecomunicazioni e invitiamo alla più ampia e partecipata
mobilitazione per impedire un esito di diffuse privatizzazioni. Campagna
“Fermare il DDL Concorrenza, difendere acqua, beni
comuni, diritti e democrazia”