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lunedì 2 maggio 2022

CRONACHE MUSICALI


Lo splendido quartetto

Omaggio al Clavicembalo
 
Nati sotto la stessa stella. Questo il titolo del secondo appuntamento di sabato 30 aprile a Milano, alla Chiesa di San Carlo in Lazzaretto, con i Concerti di Primavera. La Rassegna è stata organizzata dall’Associazione Omaggio al Clavicembalo, che ha finalmente riaperto le porte al pubblico dopo un lungo periodo di assenza causata della pandemia. Assenza che, tuttavia, non è stata inoperosa, ma, al contrario, ha rappresentato un’opportunità per realizzare un progetto ambizioso: l’esecuzione di tutto il Clavicembalo ben Temperato di J. S. Bach, pubblicata su Youtube.
Nel gennaio di quest’anno è mancata la signora Marina Mauriello, colonna portante di Omaggio al Clavicembalo sin dal lontano 1980. A Lei i suoi ex-allievi dedicano con profonda riconoscenza e gratitudine non solo la recente esecuzione del II volume del Clavicembalo ben Temperato, ma anche l’intera Rassegna dei Concerti di Primavera.
Marina Mauriello è stata una donna di elevatissimo spessore non solo sul piano professionale, come finissima musicista e sapiente didatta, ma anche sul piano umano, sempre disponibile, entusiasta, generosa. Nata e cresciuta a Venezia, città vivace e dinamica, si è formata nel rigore di Vienna, nel cui Conservatorio ha tenuto la cattedra di Clavicembalo per molto tempo. Parallelamente, è stata per diversi decenni docente al Conservatorio di Milano, città con cui ha sempre mantenuto un legame culturale molto forte. Ha tenuto concerti di grande pregio in tutto il mondo. Questo, dunque, il profilo di una personalità cosmopolita e poliedrica, nella quale confluiscono le variegate caratteristiche delle città dove ha vissuto, si è formata ed ha operato, le stesse che appartengono ai tre compositori del programma del concerto di sabato: il rigore e l’austerità di Bach, la vivacità e l’energia di Scarlatti, la versatilità di Händel.
Dunque, un programma con i tre compositori ai quali Marina Mauriello era molto legata e che considerava i pilastri fondamentali della musica barocca: Bach, Händel e Scarlatti, tutti nati nello straordinario 1685, tutti Nati sotto la stessa stella.
Il programma, ricco e intenso, ha intrecciato pagine vocali e strumentali, spaziando dalla musica sacra alla musica profana: protagonisti il soprano Beatrice Palumbo, il flautista Andrea Florit, che ha alternato il traversiere al flauto dolce, Alessia Travaglini alla viola da gamba e Daniela Fontana al clavicembalo, nel duplice ruolo di solista e continuista. Entusiasta e caloroso il pubblico presente.
Daniela Fontana