CRONACHE MUSICALI
Lo splendido quartetto
Omaggio
al Clavicembalo
Nati
sotto la stessa stella. Questo il titolo del secondo appuntamento di sabato 30
aprile a Milano, alla Chiesa di San Carlo in Lazzaretto, con i Concerti di
Primavera. La Rassegna è stata organizzata dall’Associazione Omaggio al Clavicembalo,
che ha finalmente riaperto le porte al pubblico dopo un lungo periodo di
assenza causata della pandemia. Assenza che, tuttavia, non è stata inoperosa,
ma, al contrario, ha rappresentato un’opportunità per realizzare un progetto
ambizioso: l’esecuzione di tutto il Clavicembalo ben Temperato di J. S. Bach,
pubblicata su Youtube.
Nel
gennaio di quest’anno è mancata la signora Marina Mauriello, colonna portante di
Omaggio al Clavicembalo sin dal lontano 1980. A Lei i suoi ex-allievi dedicano
con profonda riconoscenza e gratitudine non solo la recente esecuzione del II
volume del Clavicembalo ben Temperato, ma anche l’intera Rassegna dei Concerti
di Primavera.
Marina
Mauriello è stata una donna di elevatissimo spessore non solo sul piano
professionale, come finissima musicista e sapiente didatta, ma anche sul piano
umano, sempre disponibile, entusiasta, generosa. Nata e cresciuta a Venezia,
città vivace e dinamica, si è formata nel rigore di Vienna, nel cui Conservatorio
ha tenuto la cattedra di Clavicembalo per molto tempo. Parallelamente, è stata per
diversi decenni docente al Conservatorio di Milano, città con cui ha sempre
mantenuto un legame culturale molto forte. Ha tenuto concerti di grande pregio in
tutto il mondo. Questo, dunque, il profilo di una personalità cosmopolita e poliedrica,
nella quale confluiscono le variegate caratteristiche delle città dove ha
vissuto, si è formata ed ha operato, le stesse che appartengono ai tre compositori
del programma del concerto di sabato: il rigore e l’austerità di Bach, la
vivacità e l’energia di Scarlatti, la versatilità di Händel.
Dunque,
un programma con i tre compositori ai quali Marina Mauriello era molto legata e
che considerava i pilastri fondamentali della musica barocca: Bach, Händel e Scarlatti, tutti nati nello straordinario
1685, tutti Nati sotto la stessa stella.
Il
programma, ricco e intenso, ha intrecciato pagine vocali e strumentali,
spaziando dalla musica sacra alla musica profana: protagonisti il soprano Beatrice
Palumbo, il flautista Andrea Florit, che ha alternato il traversiere al flauto
dolce, Alessia Travaglini alla viola da gamba e Daniela Fontana al
clavicembalo, nel duplice ruolo di solista e continuista. Entusiasta e caloroso
il pubblico presente.
Daniela
Fontana