MINIMA IMMORALIA
di
Angelo Gaccione
Gaccione al Memoriale
(foto: Angelo Longhi)
(foto: Angelo Longhi)
Memoriale della Resistenza e teppisti.
Diciamola tutta: il Comune di
Milano (intendo le amministrazioni, ovviamente) hanno mal digerito il fatto che
la Loggia dei Mercanti sia stata trasformata in memoriale della Resistenza.
Vuoi mettere uno scintillante spazio di moda, un ufficio di informazione o una
bella fila di tavolini sotto le sue volte, magari ad uso di uno dei bar
circostanti… La città medaglia d’oro della Resistenza non lo ha permesso, ed il
rospo deve essere rimasto in gola a molti amministratori. Non mi chiedete i
colori perché da tempo io vedo quasi tutto nero, o grigio sfumato, in questa
città dalla memoria corta. Non è per puro caso che non venga difeso, custodito
e salvaguardato, questo luogo simbolico con le sue numerose lastre distribuite
lungo il suo perimetro con i nomi dei caduti incisi nel bronzo.
Foto di Matteo Corner
Dovrebbe ardere
come al Vittoriano la fiamma eterna della gloria per ricordare il sacrificio
dei partigiani caduti, ed invece nulla; neppure uno straccio di telecamera di
dissuasione, di un vigile che lo controlli dai teppisti, dal bivacco indegno
che ogni giorno e ogni sera vi si consuma. Persino bottiglie di birra rotte,
piscio e ogni genere di sporco. Reazionari e fascisti possono impunemente
vandalizzarlo, come è successo un paio di giorni fa. Esponenti dell’Anpi, il
suo presidente provinciale, i City Angels, alcune volontarie e cittadini, ieri
(venerdì 13 maggio) si sono ritrovati alla Loggia per pulire, smacchiare,
eliminare i segni e gli sgorbi lasciati sui nomi e sulle scritte. Ci chiediamo se
i signori di Palazzo Marino ogni tanto si ricordano di questo luogo e del suo
significato. E soprattutto che intenzioni hanno. Se intendono fare qualcosa di
concreto per difenderne il decoro o se ne sono definitivamente lavate le mani.
Vorremmo saperlo perché i morti sono stanchi delle ipocrite corone di
circostanza del 25 Aprile. E anche noi, che siamo ancora vivi.
Alcuni scatti di Matteo Corner
alla Loggia dei Mercanti