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mercoledì 25 maggio 2022

POETI E GUERRA
Claudio Zanini
 


Armaioli e mercanti d’armi
 
Con ammirevole solerzia
e diuturno lavorio
gli alacri produttori dispongono
armamenti strepitosi
marchingegni micidiali.
 
Fanno festa gli armaioli
e mercanti d’armi insieme,
fan bisboccia allegramente
già spartiti i dividendi
nei forzieri colmi d’oro
in sicurezza accumulati.
 
Traboccanti levan calici
a chi guerreggia per procura
ben discosto in candida magione
versus il despota imperiale
accecato da smodata tracotanza.
 
Nel parterre strepita ammaliata
l’imbelle classe dirigente
applaudendo al trionfo militare
pirotecnico e sublime
nel teatro truce della guerra.
 
Mentre impazza la buriana
e scorron nelle coppe
voluttuose bollicine
già copioso gronda il sangue
entro i congegni ben oliati
dei planetari mattatoi.
 
Sono stuprata carne da macello
madri, padri e infanti insieme
a ogni altra creatura vivente:
materia organica straziata
collaterale scarto sconveniente
molesto inghippo e scempio
nella produzione del profitto  
della magnifica storia progressiva.
 
Non è finita la storia (tuttavia
stia tranquillo Fukuyama):
con impareggiabile destrezza
manovra ancora la sua falce
con orribile efficienza
in ecatombi innumerevoli.