Armaioli e mercanti d’armi Con
ammirevole solerzia e
diuturno lavorio gli
alacri produttori dispongono armamenti
strepitosi marchingegni
micidiali. Fanno festa gli
armaioli e mercanti
d’armi insieme, fan bisboccia
allegramente già spartiti i
dividendi nei forzieri
colmi d’oro in sicurezza
accumulati. Traboccanti
levan calici a chi guerreggia
per procura ben discosto in
candida magione versus il despota imperiale accecato da
smodata tracotanza. Nel parterre strepita ammaliata l’imbelle classe
dirigente applaudendo al trionfo
militare pirotecnico e
sublime nel teatro truce
della guerra. Mentre impazza
la buriana e scorron nelle
coppe voluttuose
bollicine già copioso gronda
il sangue entro i congegni
ben oliati dei planetari mattatoi. Sono stuprata carne
da macello madri, padri e
infanti insieme a ogni altra
creatura vivente: materia organica
straziata collaterale scarto
sconveniente molesto inghippo
e scempio nella produzione
del profitto della magnifica
storia progressiva. Non è finita la
storia (tuttavia stia tranquillo
Fukuyama): con
impareggiabile destrezza manovra ancora
la sua falce con orribile efficienza in ecatombi innumerevoli.