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domenica 8 maggio 2022

SCRITTI CONTRO LA GUERRA
di Massimo Pamio


Massimo Pamio
 
Ringraziamo Noubs Wordpress per avere autorizzato la pubblicazione di questo scritto di Massimo Pamio.
 
È uscito, per Tralerighe Libri editore, nella collana Libri come pietre d’angolo, un instant book di Angelo Gaccione, Scritti contro la guerra, che raccoglie le riflessioni pubblicate sulla rivista “Odissea” dello scrittore e saggista cosentino. Un testo appassionato, un grido di dolore, una voce che si alza contro le efferatezze che la specie umana commette contro sé stessa e contro la Vita, la Nuda, la sacra Vita. Una creatura crudele e feroce ma anche stupida, l’uomo, che rivolge verso sé stesso tutto il male di cui è capace.
Una condanna senz’appello, una denuncia senza mezzi termini, sincera e purtroppo vera, che condivido parola per parola: “Quel che pensiamo degli Stati armati, dell’industria di morte, dei governi che lasciano produrre ed esportare armi, che le comprano distruggendo risorse economiche preziose dei loro Paesi, degli scienziati che le progettano e ne sperimentano consapevolmente il potere distruttivo, delle alleanze militari, degli eserciti e quant’altro compone questa fogna escrementizia, lo abbiamo detto e ridetto fino alla noia. Tutto questo va chiamato col nome che gli compete: sistema criminale. Sistema criminale legittimato da un perverso e criminale uso della legalità e del diritto. E gli uomini e le donne, che questo sistema incarnano fisicamente, devono essere additati col nome che li contraddistingue: mostri del genere umano. Chi fonda il diritto sullo sterminio e sulla distruzione con armi di ogni ordine e grado, lo è in assoluto. E dal punto di vista umano va considerato un’escrescenza perversa rispetto all’equilibrio che regola la vita. Criminali vanno considerati senz’altro i gazzettieri che soffiano sul fuoco, seduti sulle loro comode poltrone, con le bretelle ben abbottonate, con i loro deretani al sicuro, e gli “statisti” da barzelletta di casa nostra che giocano alla guerra. Sappiamo da sempre che il tempo è cieco e l’uomo è stupido, e dunque bisogna temerne le azioni. E poiché la storia si ripete sempre come un idiota, non c’è verso che impari alcunché dall’esperienza”.
Ho letto fino alla fine il libro, col fiato sospeso. Grazie Angelo, perché sappiamo che ci sono uomini che non si rispecchiano nell’umanità criminale e stupida, nella volontà allineata alla distruzione e all’istinto di morte esercitati da un potere che vuole solo sterminio.

La copertina del libro

Angelo Gaccione
Scritti contro la guerra
Tralerighe Libri, Lucca, 2022
Pagg. 74 € 10,00
Copertina e immagini a corredo
di Max Hamlet


Un commento del poeta e critico Adam Vaccaro


“Abbiamo sempre condiviso reciprocamente con Angelo le prese di posizione contro ogni guerra e su questa, in particolare, che ci vede coinvolti come popolo italiano, con un governo asservito agli USA, senza mandati parlamentari e sorretto solo da una ignobile propaganda dei mass-media al seguito al 99%. Siamo in una deriva parafascista che continua spacciarsi come esempio di libertà e democrazia. Con poche voci - come quelle di Angelo - che resistono, trivialmente censurate, insultate o messe all’indice da maratone quotidiane che bombardano e mirano a spaventare e a preparare psicologicamente a costi e disastri sociali che non riusciamo ancora a immaginare. Come ho scritto siamo nella logica 0-1, bene e male assoluti, da guerra di religione con un solo diavolo e gli altri (tutto i governi occidentali) gli angeli buoni!
L’angoscia crescente deriva dal senso di impotenza in questo quadro che fa strame di Costituzione e di minimi spazi di riflessione critica, capaci di essere testa e azione di una maggioranza popolare che è indubbiamente contro queste prospettive di guerra sempre più ampie, volute dalle logiche e dai centri imperialistici (nel quadro in atto, USA e Russia, con Cina che attende la puntata successiva) di cui l’Ucraina e il suo governo sono strumenti. E nell’attuale fase è ormai chiaro anche ai ciechi che uno degli obiettivi è stritolare e rendere sempre più zerbino l’Europa che esiste solo sulla carta e nell’ideologia degli europeisti.
Dov’è mio Dio, la Cultura, la grande cultura europea?”.
Adam Vaccaro