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martedì 7 giugno 2022

SPIGOLATURE
di Angelo Gaccione
 


Per Giorgio Colombo.


I disegni che qui pubblichiamo, a prima vista possono apparire delle bagatelle, delle inezie, un puro gioco per un piccolo divertimento. Invece no. Questi disegni di Giorgio Colombo (i nostri lettori ne hanno letto i raffinati scritti per un lungo periodo nelle due rubriche di arte, e non solo, che ha tenuto su Odissea, fino a che la salute glielo ha permesso) sono una cosa tremendamente seria. La vicenda umana di ciascuno di noi è imprevedibile e legata a mille variabili indipendenti dalla nostra volontà. Accidenti legati all’arbitrarietà del destino, e con la parola destino ci rassegniamo alla nostra individuale impotenza. Giorgio, con l’ausilio della consorte Anna Paci che con lui ha condiviso la passione per l’arte e la creatività in generale, si è impegnato da qualche tempo in un esperimento che lo sta aiutando a ritrovare non solo la sua abile manualità di disegnatore (per un periodo della sua vita Giorgio ha disegnato e dipinto, ed è stato allievo di Felice Casorati), ma a trovare un equilibrio per il suo corpo e la sua mente. Anna lo stimola mettendogli davanti gli oggetti delle sue composizioni realizzate con i materiali più diversi, oggetti quotidiani, familiari, e Giorgio li riprende fissandoli sulla carta col grigio della matita e alcune tracce di colore. Me lo immagino reclinato sul foglio mentre fissa attentamente l’oggetto per coglierne ogni dettaglio. Me lo immagino immerso in un silenzio denso e pacificato. E mentre la mano segue le line e le volute delle forme, sono certo che egli rivive la ritrovata serenità e spensieratezza del bambino.   


Disegni