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giovedì 9 giugno 2022

SPIGOLATURE
di Angelo Gaccione

Saverio Saltarelli
 
Due lapidi in via Bergamini.
 
Giorni fa, durante una delle tante mie esplorazioni per Milano, e percorrendo alcuni dei luoghi a me più cari, come quelli intorno all’Università Statale, mi sono accorto che su un muro della via Bergamini di lapidi in ricordo di Saverio Saltarelli, ce n’erano due. Toh, mi son detto, due lapidi anche qui come per Pinelli in Piazza Fontana. Via Bergamini dista da piazza Fontana pochi metri, il tempo di scavalcare i binari del tram di via Larga. Due lapidi e lo stesso destino. Saverio Saltarelli viene ammazzato dalla polizia giusto il 12 dicembre dell’anno successivo, il giorno dell’anniversario della strage di Piazza Fontana. Era sceso in piazza con tanti altri giovani studenti, operai, militanti per ricordare la strage impunita e gridare l’innocenza degli anarchici. Aveva appena 23 anni Saltarelli ed era figlio di pastori abruzzesi di Pescasseroli emigrati a Milano; come tanti giovani e antifascisti di quella stagione infuocata, di trame nere, di bombe golpiste e di Stato, non sopportava le ingiustizie. Si è spesso dimenticato il nome del giovane Saltarelli nel conteggio dei morti di Piazza Fontana. È giunto il tempo di sommarlo e considerarlo a tutti gli effetti la diciottesima vittima: ai sedici straziati dalle bombe della banca, va annoverato il nome di Pinelli (e fanno 17) e quella di Saltarelli (e fanno 18). La prima lapide, quella ormai storica, porta questa scritta: “Saverio Saltarelli ucciso il 12 – 12 – 1970 a soli 23 anni mentre lottava contro il fascismo per la democrazia e il socialismo”. La seconda, questa recente, dalla bella scritta rossa e vivida, fa riferimento apertamente alla strage e così recita: “Saverio Saltarelli internazionalista ucciso a 23 anni a Milano mentre manifestava per il primo anniversario della strage di Piazza Fontana e per l’innocenza degli anarchici. 12 dicembre 1970”. Ricordiamocene come le due lapidi ce lo ricordano; Saltarelli è la diciottesima vittima e dunque non devono mancare i garofani rossi e le corone partigiane né il 12 dicembre, né il 25 aprile. E soprattutto non deve mancare il nostro omaggio alla sua giovane vita ogni qual volta ci troveremo a passare davanti a queste lapidi poste nel cuore della città medaglia d’oro, a due passi dall’Università Statale, di Piazza Fontana, di Piazza del Duomo.


Le due lapidi


La recente


 


Quella "storica"