Due
lapidi in via Bergamini. Giorni fa, durante una delle tante
mie esplorazioni per Milano, e percorrendo alcuni dei luoghi a me più cari,
come quelli intorno all’Università Statale, mi sono accorto che su un muro della
via Bergamini di lapidi in ricordo di Saverio Saltarelli, ce n’erano due. Toh,
mi son detto, due lapidi anche qui come per Pinelli in Piazza Fontana. Via
Bergamini dista da piazza Fontana pochi metri, il tempo di scavalcare i binari
del tram di via Larga. Due lapidi e lo stesso destino. Saverio Saltarelli viene
ammazzato dalla polizia giusto il 12 dicembre dell’anno successivo, il giorno
dell’anniversario della strage di Piazza Fontana. Era sceso in piazza con tanti
altri giovani studenti, operai, militanti per ricordare la strage impunita e
gridare l’innocenza degli anarchici. Aveva appena 23 anni Saltarelli ed era
figlio di pastori abruzzesi di Pescasseroli emigrati a Milano; come tanti
giovani e antifascisti di quella stagione infuocata, di trame nere, di bombe golpiste
e di Stato, non sopportava le ingiustizie. Si è spesso dimenticato il nome del
giovane Saltarelli nel conteggio dei morti di Piazza Fontana. È giunto il tempo
di sommarlo e considerarlo a tutti gli effetti la diciottesima vittima: ai
sedici straziati dalle bombe della banca, va annoverato il nome di Pinelli (e
fanno 17) e quella di Saltarelli (e fanno 18). La prima lapide, quella ormai
storica, porta questa scritta: “Saverio Saltarelli ucciso il 12 – 12 – 1970 a
soli 23 anni mentre lottava contro il fascismo per la democrazia e il
socialismo”. La seconda, questa recente, dalla bella scritta rossa e vivida, fa
riferimento apertamente alla strage e così recita: “Saverio Saltarelli
internazionalista ucciso a 23 anni a Milano mentre manifestava per il primo
anniversario della strage di Piazza Fontana e per l’innocenza degli anarchici.
12 dicembre 1970”. Ricordiamocene come le due lapidi ce lo ricordano;
Saltarelli è la diciottesima vittima e dunque non devono mancare i garofani
rossi e le corone partigiane né il 12 dicembre, né il 25 aprile. E soprattutto
non deve mancare il nostro omaggio alla sua giovane vita ogni qual volta ci
troveremo a passare davanti a queste lapidi poste nel cuore della città
medaglia d’oro, a due passi dall’Università Statale, di Piazza Fontana, di
Piazza del Duomo.