Luigi Tranquillino ci ha lasciato. Siamo
sconvolti da una terribile notizia. In uno spaventoso incidente stradale mentre
stava andando in vacanza in Puglia, con la moglie Nadia, è morto Luigi
Tranquillino, dirigente della Sezione Anpi Bassi Viganò della zona 2 di
Milano. Luigi era una persona appassionata alla politica. Conosciutissimo a
Milano - era stato Consigliere provinciale nel 2004 - si era occupato a
lungo, nel Consiglio di Zona 2 delle questioni sanitarie. La sua passione erano
le questioni internazionali, sulle quali era difficile avere identità di
vedute. Luigi però aveva una dote: quella di saper ascoltare, pur mantenendo le
proprie posizioni. Era una persona estremamente intelligente, che ricorderemo
sempre per il suo profondo legame con la nostra Associazione e per il suo contributo
mai banale che sapeva apportare al nostro dibattito interno.
Ci stringiamo con commozione e con affetto alla carissima sua compagna Nadia
Schavecher, sempre vicinissima a Luigi. Roberto
Cenati-
Presidente Anpi Provinciale di Milano * LA PERDITA DI UN MILITANTE APPASSIONATO
Luigi Tranquillino
L’ultimo
intervento pubblico di Luigi Tranquillino è stato domenica 3 luglio alle ore
17, 30 in Piazza del Liberty a Milano, sotto il Consolato della Gran Bretagna
dove ci eravamo dati appuntamento noi, un gruppo di irriducibili, per
protestare, nonostante la giornata calda e afosa, in favore del giornalista
Julian Assange incarcerato dal governo inglese e per
la libertà di stampa. Perché quello di Assange è un reato di libertà di stampa,
anche se quel pomeriggio a Milano di giornalisti non se ne è visto uno.
Tranquillino ha fatto, come al solito, una dissertazione rigorosa e colta, con
il suo linguaggio forbito, il suo modo tutto teatrale di argomentare, il suo
tono di voce interrogativo. Un berretto calcato sulla testa, attentissimo alla
regìa, e soprattutto a misurare bene ogni concetto, ogni parola. Contro la
guerra, prima di tutto, contro gli apparati di repressione e di controllo ai quali va di traverso se giornalisti con la schiena dritta e coraggiosi denunciano le
loro trame, i loro complotti, i loro crimini. C’era una presenza di polizia -
parte in divisa e parte in borghese - abbastanza folta, considerato il nostro
numero piuttosto esiguo. Ma si raccolsero molte firme e i passanti si fermavano
volentieri ad informarsi. Le bandiere presenti erano le più curiose e le più
insolite. Ci eravamo lasciati con l’impegno di fare un incontro su guerra e
militarismo partendo dal mio pamphlet Scritti contro la guerra dopo
l’estate. Il destino ha deciso diversamente.
Angelo
Gaccione - direttore di Odissea
SE NE È ANDATO UN INDISPENSABILE
Luigi Tranquillino
Martedì 19
luglio 2022, il compagno ed amico Luigi Tranquillino ci ha lasciati a causa di
un malore, mentre era in viaggio con la sua compagna Nadia. Un compagno “non
comune”, dotato di temperamento e preparazione, con una rara lungimiranza
politica e dall’inequivocabile metodo classico. Ha sempre anteposto la “causa”
alla propria carriera politica e professionale. Nonostante i tanti nemici e
avversari, Luigi era un uomo tutto d’un pezzo e coerente, pronto a lottare e
sacrificarsi senza sosta per aiutare chi realmente chi ne aveva bisogno. Luigi
non è stato soltanto il motore e uno tra i fondatori della Casa Rossa e del
Comitato Contro La Guerra Milano, organizzazioni che si sono spese in questi
anni a sostegno dei diritti sociali e dell’emancipazione internazionale, ma un
uomo che ha lottato tutta la vita e che è stato promotore di vertenze in difesa
della sanità, della casa e dei diritti dei lavoratori, riuscendo a conseguire
importanti vittorie.
Ci mancherai Luigi… sarà difficile, ma non insormontabile colmare il
vuoto che hai lasciato, grazie al metodo e all’esperienza che ciascuno di noi
ha appreso da te. Siamo consapevoli che, citando Bertolt Brecht, se ne è andato
un “indispensabile”, oltre che un grande amico.
Ti salutiamo come eri abituato a fare sempre...
Un bel saluto Luigi ed un grande abbraccio alla compagna Nadia.
I compagni e gli amici della Casa Rossa e del Comitato Contro la Guerra di Milano