Alcune
considerazioni su Il partigiano Johnny e su Una questione privata. Sempre indimenticabile, l'essenza della Resistenza,
la Resistenza come scelta esistenziale, come scelta morale, antiretorica e antieroica.
Un’autentica antropologia del Resistente: “Partì verso le somme colline, la terra
ancestrale che l'avrebbe aiutato nel suo immoto possibile, nel vortice del vento
nero, sentendo com'è grande un uomo quando è nella sua normale dimensione umana.
E nel momento in cui partì si sentì investito - nor death itself would have been
divestiture - in nome dell'autentico popolo d'Italia, ad opporsi in ogni modo al
fascismo, a giudicare ed eseguire, a decidere militarmente e civilmente. Era inebriante
tanta somma di potere, ma infinitamente più inebriante la coscienza dell'uso legittimo
che ne avrebbe fatto. Ed
anche fisicamente non era mai stato così uomo, piegava erculeo il vento e la terra”.
È Johnny-Fenoglio che si avvia per raggiungere le bande partigiane sulle colline
delle Langhe. Calvino
in modo perentorio, sempre nella celebre prefazione del 1964 a Il sentiero dei
nidi di ragno “Il romanzo che volevamo scrivere ora l'abbiamo. Una
questione privataècostruitaconlageometricatensionediunromanzodifolliaamorosaedicavallereschiinseguimenticomeL'OrlandoFurioso,enellostessotempoc'èlaResistenzapropriocom'era,didentroedifuori,veracomemaierastatascritta,serbatapertantiannilimpidamentenellamemoriafedele,econtuttiisuoivalorimorali,tantopiùfortiquantopiùimpliciti,elacommozioneelafuria.Edèunlibrodipaesaggi,edèunlibrodifigurerapideetutteviveedèunlibrodiparolepreciseevere.Edèunlibroassurdoemisterioso,incuiciòchesiinsegue,siinsegueperinseguirealtroequest'altroperinseguirealtroancoraenonsiarrivaaunveroperché”. Meglio
di così non si poteva dire. Come solo un grande letterato può rendere il
segreto, l’intimo lavorio di uno scrittore che scrive non per “fare il libro”,
ma per rendere cosciente a sé stesso, e di riflesso ai suoi potenziali lettori,
cosa è stato “il di dentro e il di fuori”, l’esperienza esistenziale e
l’esperienza civile, militare, politica, la “questione privata” e la “questione
pubblica”, racchiuse nell’irripetibile contesto che va sotto il nome di
Resistenza. La
gran parte di questi protagonisti, partigiani e partigiane, mossi da
motivazioni profonde, culturali, politiche, etiche. Altri, presi nel turbine
della storia, mossi da una scelta da farsi nell’immediato, spesso fortuita,
casuale. O di qui o di là. Come accadde a molti soldati dopo il tragico 8
settembre 1943 o a popolazione civile italiana coinvolta negli accadimenti loro
malgrado. E tuttavia fecero la scelta.Nel1963,annodellaprematuramortediFenoglio,asoli41anni,edell'uscitapostuma di Una questione privata,ancoranonsisapevadelveroromanzodellaResistenzaacuisempreFenogliopensavaevilavorava.
Il
partigiano JohnnyvennepubblicatoinunaprimaedizioneacuradiLorenzoMondonel1968.Quelgiudizio di Italo Calvino rimaneancorpiùvalidoperquestoromanzo.SpessolaResistenzaerastatapresentatacomeepopeaeroicadelpopoloitaliano.Rimane sempre epopeaeroica,ancheesoprattuttoseessavieneraccontatacosìcomerealmentefu,antieroica,antiretorica.Fenoglioèloschivo,antieroicoeantiretoricoscrittore espresso dalla dura terra delle Langhe. Già
da ragazzo, timido e scontroso, di poche parole, con il senso contadino della
sua terra, della dignità e dell'amicizia, si costruisce un proprio mondo,
peculiare, irripetibile. Di contro alla roboante retorica fascista e segno
della sua autonomia di pensiero e di sentire, già nel ginnasio e negli anni di
Liceo, si rifugia nella lingua inglese e nella letteratura inglese, con un
amore viscerale per Shakespeare, per Milton, per gli elisabettiani, che impara
a memoria. La
lingua inglese come via per sfuggire al provincialismo, come grimaldello per
viaggiare, lui che viaggerà poco o niente. Da qui questo segreto della lingua
di Fenoglio, del suo inconfondibile stile. Spesso i romanzi vengono pensati e
scritti in inglese e poi ritradotti in italiano. Allora passaggi ed espressioni
in inglese, per la proprietà e la precisione della denominazione della realtà,
aggettivi sostantivati, come spesso usa la lingua inglese (oggi anche in
italiano, “finanziarizzazione” ecc.), innovazioni linguistiche inconfondibili
(“città proditoriata”, “la sua congenita, ettorica preferenza per la difensiva”, Johnny-Fenoglio e la causa dei
vinti, come il troiano Ettore e l'ultimo dei Mohicani, vicini ai quali si sta e
non con i vincitori). Siconsideravasimileauncombattentepuritanodellerivoluzioniinglesi(“unguerrierodiCromwell,conilfucileatracollaelaBibbiadentrolozaino”). Il partigiano Johnny èquestanarrazionedicosafulaResistenza,reale,nonimmaginaria.Dellacasualitànelcongiungersiallevariebandepartigiane,dairossi(delleBrigateGaribaldi,elacommoventefiguradelgiovane,di19anni,Titoedellasuamorte,distesoaterra,etolstojanamentedescrittodaFenoglio,comesonoimorti, “eroegreco”, “laboccacherivelavaassenzadibacimillenari”),agliazzurri,ibadogliani,aiverdidiGiustiziaeLibertà,aibianchicattoliciecc. Sisentenellesuepaginelamaterialitàdellavitadelcombattente,degliinseguimenti,deglisganciamentidopoilcombattimento,deirittani,delfango,dellaterra,deiboschi,dellatensionedeimuscoli,dellafame,delfreddo,delleprivazioni.
Sisenteilterribileinverno1944-1945,dopolosciaguratoproclamadiHaroldAlexander,comandanteincapodelleforzealleateinItalia,cheinvitavaipartigianiasmobilitare,elaferociaaumentatadifascistienazisti(rastrellamenti,rappresaglie,stragidellapopolazioneinerme).Vipulsalamultiformeerealeumanitàdellapopolazione,deitipiumanidellaResistenza,daNordaPierre,daMicheleaKyraecc.IlpartigianochenoncomunistainunaformazionedipartigianidiceaJohnny “Iosonoilmenocomunistadei14noncomunisti.Eppuresonoprontoamangiareilcuorealprimochefacesseappenaunrisolinoallamiastellarossa”. Nel
romanzo Una questione
privata, Milton è
partigiano convinto. È, come Johnny, una delle possibili trasfigurazioni del partigiano
Beppe Fenoglio. Nella sua Alba, nelle colline, nelle Langhe, come scenario
irripetibile, inconfondibile, indimenticabile. La
guerra partigiana è guerra ed è quindi uno stato d’eccezione. È la sospensione
della vita, della vita quotidiana normale, del lavoro, della terra o
dell’officina o della fabbrica, delle aule scolastiche o universitarie, della
professione, del focolare domestico, degli affetti, degli amici e delle amiche,
delle avventure amorose, dei libri che si leggono, della musica che si ascolta
ecc. E Milton, alla vista della villa in collina che un tempo ospitò Fulvia,
sfollata per sfuggire ai bombardamenti alleati, e che frequentò con amici e
amiche, rapito da quel ricordo e da quel mondo di un tempo si concede una
sospensione, una vacanza dello spirito. Fulvia
è tornata a Torino e Milton scopre che lei si era legata al caro suo amico
Giorgio. Giorgio nella sua stessa formazione partigiana. Allora la sua è non
solo “la ricerca del tempo perduto”, ma è soprattutto la ricerca dei motivi del
suo scacco, del suo fallimento amoroso.
Milton,
Giorgio, Johnny e molti di questi partigiani sono giovani appena ventenni. Sono
ancora nel loro “romanzo di formazione”. I motivi ideali per la Resistenza
rimangono forti, non vengono cancellati. Ma adesso preme e urge “la questione
privata”, la prova amorosa, la conferma della propria soggettività, nello
scacco o nella vittoria dell’educazione sentimentale. Allora
occorre liberare Giorgio preso dai fascisti, come si deve fare con ogni
compagno caduto nelle mani nemiche, ma occorre liberare Giorgio soprattutto per
interrogarlo e sapere. Ne va della propria conferma come uomo. Impressionanti
le ultime battute del romanzo, con la folle corsa di Milton incalzato dai
fascisti e il finale dal quale non riusciamo a capire se si salva o cade
ucciso.Si sente sempre
nelle pagine di Fenoglio la materialità della vita del combattente. In Una questione privata, in Primavera
di bellezza e
soprattutto ne Il
partigiano Johnny. Lasolidarietàcementatadallasceltamoraleedesistenziale,ancorprimachedella sceltapolitica,diclasse,ideologica(semprenellaaccezionepositivaenondispregiativa).LaResistenzacomefattomilitaresì,importante,perchélastoriacosìimpone,masoprattuttocomefattomorale,comesceltaetica.ElepaginecheaessahadedicatoThomasMannnellasuaimmortaleintroduzioneall'edizionedelleLettere
dei condannati a morte della Resistenza europearimangonolìscolpitecomemonitosempre,perognigenerazione.Dellaumanitàchepurdinonrinnegareiproprivalori,appuntolapropriaumanità, “lanormaledimensioneumana”,sisacrifica,dalgiovanissimoalvecchio,dall'operaioedalcontadinoall'agiatointellettuale,all'agiatoborghese,anchearistocratico,dall'ateoalprete, dall’analfabeta al
colto volontario della libertà. Beppe
Fenoglio fu “un irregolare della letteratura italiana” e pertanto poco compreso
in vita. Solo dopo il 1968 e dopo Il
partigiano Johnny e soprattutto nei decenni successivi si è compresa la
portata della sua lezione, del valore della sua scrittura. E la sua fine,
soffocato dal cancro ai polmoni, senza voce, con il disperato bisogno di
comunicare il suo amore alla figlioletta Ita (Margherita), con un biglietto
scritto a mano, suggella la figura che tanto abbiamo amato e che tanto
continueremo ad amare.