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mercoledì 14 settembre 2022

SUL FILO DEL RASOIO
di Vincenzo Rizzuto

 
Dopo oltre settant’anni di relativa pace in Europa, attoniti ora stiamo assistendo alla pazzia di una guerra fratricida, assurda tra una Ucraina in mano ad inglesi e americani e una Russia in mano ad un despota che, in nome di un nazionalismo cieco, minaccia di distruggere non solo l’assetto dell’intera Europa ma la stessa civiltà occidentale. Di fronte ad una tale catastrofe non si è sentita finora nessuna voce potente di condanna, nessuna grande manifestazione di piazza, e nessun governante si è dimesso dallo scranno; anche le regine più osannate per la loro ‘saggezza’, di fronte alla barbarie della guerra, hanno preferito tacere e condividere l’invio di nuove armi sul campo di battaglia per ‘attizzare’ sempre di più la carneficina. Solo un ‘Pastore errante’ va gridando nel deserto che la guerra è comunque un delitto contro l’umanità, ma nessuno lo ascolta; anzi, ogni giorno di più quel medesimo ‘Pastore’ viene lasciato solo dal suo stesso gregge, in barba non solo alle leggi ‘divine’ ma anche alle leggi umane, come la nostra Costituzione, il cui spirito pacifista viene ignorato e calpestato senza alcun ritegno soprattutto dai ‘compagni non compagni’, che ne dovrebbero essere i custodi più gelosi. Come sarebbe stato bello vedere questi stessi ‘compagni’ della fantomatica sinistra a capo di qualche ‘crociata’ contro la guerra, invece di vederli smarriti, sperduti, orfani di tutto, senza memoria e senza identità mentre si appoggiano, per rimanere in piedi, a vecchi rottami e arnesi del passato come i bordelli dei vecchi casini. E come sarebbe stato bello vedere qualche regina che, dopo avere stretto la mano ai Pinochet, per legittime ragioni di Stato, prima di lasciare il ‘trono di spada’, avesse raccomandato ai suoi sudditi di non ‘attizzare’ più la guerra per i propri interessi. Tutti questi prodigi non si sono verificati, e ancora una volta il male minaccia la nostra esistenza, agitando nere nubi all’orizzonte; ancora una volta con una mano si distrugge e con l’altra si offre aiuto truffaldino: ahimè, è la storia di sempre, non vi pare, amici?