Gara
di solidarietà per restaurare la chiesa di Sant’Agata. Il
progetto, al quale si può contribuire con una donazione su ForFunding, la
piattaforma di crowdfunding di Intesa San Paolo, è promosso dalla Fondazione
della Comunità Bresciana nell’ambito di Crowd4Culture, il bando di Fondazione
Cariplo per supportare le iniziative locali di protezione e valorizzazione del
patrimonio culturale che prevede un cofinanziamento fino al 50%.
Brescia.
Si chiama “Proteggi l’arte e la storia: contribuisci al restauro della
chiesa di Sant’Agata” la campagna di raccolta fondi attiva su ForFunding,
la piattaforma di crowdfunding di Intesa San Paolo, e promossa dalla Fondazione
della Comunità Bresciana. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di Crowd4Culture il bando di Fondazione Cariplo riservato
alle Fondazioni di Comunità volto a supportare le progettualità locali di
tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, che prevede - al
raggiungimento del 50% di raccolta - il cofinanziamento di un ulteriore 50%
sull'importo complessivo. La campagna di raccolta fondi, che ha
un obiettivo economico di 100mila euro - di cui la metà da
raccogliere in crowdfunding per poter accedere all’opportunità di
cofinanziamento - nasce con l’intento di riportare all’antico splendore il
cornicione sommitale e la facciata della chiesa di Sant’Agata, uno dei
luoghi di culto più antichi di Brescia. Sant’Agata vanta una storia millenaria,
andata avanti di pari passo alle trasformazioni che la città ha subìto nel
corso dei secoli, cambiamenti che hanno influito sulla struttura stessa della
chiesa, rendendola un patrimonio artistico e culturale unico in Italia.
Mons. Giambattista Francesconi
La
chiesa di Sant’Agata, tuttavia, non è solo un pilastro dell’arte e della storia
della Leonessa d’Italia: è anche un importante punto di riferimento per la
comunità, accompagnando le famiglie del quartiere nel loro cammino di
fede. Oggi
la chiesa ha bisogno di urgenti interventi di restauro; da qui la decisione, da
parte della Fondazione della Comunità Bresciana, di lanciare una campagna di
raccolta fondi, chiedendo aiuto a tutti coloro che credono nel valore che
Sant’Agata ha per i cittadini e per tutti gli italiani. Nel mese di agosto
del 2020 una porzione di intonaco del cornicione sommitale di facciata è
crollata a terra, con la conseguente messa in sicurezza dell’edificio
attraverso l’installazione di un ponteggio su tutta la facciata.
Alberta Marniga
I fondi
raccolti in crowdfunding serviranno non solo per il restauro delle parti
danneggiate, ma anche per il monitoraggio dell’edificio e, nello specifico,
saranno spesi per riportare all’antico splendore il cornicione sommitale, per
la manutenzione della facciata - con particolare attenzione al consolidamento
degli elementi decorativi presenti - e per effettuare un’accurata analisi
generale dello stato strutturale dell’edificio, al fine di verificare la
presenza di ulteriori movimenti della struttura. Gli interventi di
restauro interesseranno anche il portale cinquecentesco e la cimasa
settecentesca sovrastante, su cui sono collocate le statue di Sant’Agata,
Sant’Apollonia e Santa Lucia.