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sabato 29 ottobre 2022

INFLAZIONE
di Franco Carabelli



L’inflazione è un fenomeno monetario, non causato dalla quantità di moneta. Ci può essere inflazione causata da eccesso di domanda quando la capacità produttiva di breve periodo è pienamente utilizzata (85%) nella definizione di Keynes di breve periodo (gli investimenti reali allargano o approfondiscono, con il progresso tecnico, la capacità produttiva data nel breve periodo ma i beni di investimento nella teoria di Keynes hanno un periodo di produzione che è più lungo del breve periodo ipotizzato da Keynes. Ovviamente, si possono importare i beni di investimento che non si è in grado di produrre, ma questa è un’altra storia. Il lungo periodo nella teoria di Keynes è una sequenza di breve periodo. Si può avere un’inflazione causata da aumenti nei salari monetari, un’inflazione causata da un aumento delle materie prime o dei cereali, un’inflazione da aumento dei margini di profitto, un’inflazione da cambio, oppure un’inflazione causata da colli di bottiglia nell’offerta (covid). E un’inflazione causata da una mescolanza di queste cause molteplici. Si può anche avere un’inflazione in alcuni settori dell’economia e deflazione in altri (un mutamento non proporzionale nei prezzi relativi dei settori).
C’è anche un’inflazione da guerra. E anche un’iperinflazione come quella tedesca durante la Repubblica di Weimar che fu dovuta a un insieme di cause diverse, in parte dovuta alla stampa di moneta e alla monetizzazione del debito tedesco. Questo è, in breve, la mia visione delle cause dell’inflazione. Non parlo qui dell’inflazione delle attività finanziarie, bolle finanziarie, o delle bolle immobiliari.



Vediamo le politiche di controllo dell’inflazione.
Le banche centrali possono avere controllo solo sull’inflazione da eccesso di domanda creando recessione attraverso un aumento dei tassi di interesse. Esse non hanno un controllo diretto su tutte le altre cause dell’inflazione. Un controllo indiretto dell’inflazione può essere ottenuto dalle banche centrali usando il tasso di cambio (esempio dollaro/euro) per controllare l’inflazione importata o creando disoccupazione per controllare l’inflazione da salari monetari. Non possono controllare il prezzo delle materie prime o dei cereali, se non creando una recessione mondiale e un rallentamento della domanda internazionale di questi beni rari. Nella situazione corrente, le banche centrali (la Fed e la BCE ma anche tutte le altre banche centrali) stanno cercando di controllare l’inflazione come se l’inflazione fosse causata da un eccesso di domanda, cosa che non è. Le banche centrali non hanno strumenti appropriati per controllare le altre cause dell’inflazione. Perché lo fanno? Per difendere la loro credibilità di fronte ai mercati finanziari? Causano una bancarotta dei mercati finanziari, dei fondi pensione, e poi una recessione mondiale, e maggiore disoccupazione solo per non ammettere che non sanno che cosa fare e non hanno gli strumenti monetari adatti per agire su queste altre cause dell’inflazione e per difendere la loro credibilità? Mi sembra una politica monetaria sciagurata. Che fare allora? Non usare la politica monetaria restrittiva, per controllare l’inflazione usare la politica fiscale.