Partigiani.
Sono morti inutilmente. Il
manifestino che qui abbiamo riprodotto lo abbiamo fotografato all’ingresso
della linea gialla della Metropolitana di Porta Romana dove una mano anonima lo
ha affisso. Di sicuro si tratta di un cittadino milanese indignato per come la
città medaglia d’oro della Resistenza tratta le lapidi dei caduti partigiani.
“Odissea” ne aveva scrittoa sua volta
tempo fa evidenziando il degrado e la illeggibilità dei nomi. La piazza si
chiama non a caso Medaglie d’Oro, ma sia che governino le destre, sia che
governino le sinistre (o cosiddette tali), l’indifferenza ed il menefreghismo
restano totali. Ha ragione l’anonimo del manifestino: onore e gloria non
servono più. È meglio se quei nomi scompaiono per sempre e che su di loro cali
l’oblio. Diventerà ancora più facile fare commercio della propria coscienza e
delle proprie azioni, e metterle a profitto sul mercato. [A. G.]