Il contributo del 7 novembre su “Odissea”, che riguarda l’attuale stato
della presenza di armi nucleari nel nostro paese, e nell’attuale situazione di
guerra in cui ci hanno fatto precipitare, al di là dei necessari riscontri
teorici e ideologici che sostengono la lotta contro decisioni dissennate, deve
spingere a trovare soluzioni anche pratiche al problema. Forse la semplice
presenza sulle strade di accesso delle città, che tempo fa aderirono all’iniziativa
di dichiararsi “zona denuclearizzata”, può non essere più sufficiente. Forse si
dovrebbero pensare a sistemi alternativi che dal basso facciano sentire il loro
no alle istituzioni, attraverso petizioni popolari da inviare al Presidente
della Repubblica e via via giù agli altri organi della Amministrazione Pubblica
Italiana. Importante sarebbe mobilitare una campagna del “No” attraverso tutte
le forme dei social e far partire questo messaggio da tutte le scuole perché
dai giovani salga forte il diritto ad esprimersi sul loro futuro. Zaccaria Gallo