LA MORTE DI GIAN CARLO FERRETTI
di
Angelo Gaccione
Ferretti nella sua casa
fotografato da Gaccione
18 settembre 2021
Lo
studioso dell’editoria e il critico acuto ci ha lasciati venerdì 9 dicembre.
L’ultima telefonata a Gian Carlo Ferretti gliela avevo fatta per
avvisarlo della morte del suo amico Fulvio Papi. Avevano la stessa età, erano
entrambi del 1930, Ferretti era nato in giugno, Papi in agosto. Gli dissi che
“Odissea” avrebbe pubblicato una serie di scritti per ricordarlo, ma lui non
stava bene e la sua voce era affaticata e si sentiva che non era più la stessa.
A casa sua, in via Teuliè, c’ero stato l’ultima volta mercoledì 1 giugno a
ritirare il suo ultimo libro pubblicato anche questo da Interlinea: Pasolini
personaggio. Un grande autore fra scandalo persecuzione e successo, a cui
dedicai una pagina intera sull’inserto culturale del Quotidiano che uscì
domenica 21 agosto. Di questo libro mi aveva parlato in un precedente incontro
in cui facemmo una lunghissima conversazione e durante la quale gli avevo
scattato anche delle foto. Quella conversazione fu pubblicata sul Quotidiano di
domenica 9 gennaio e sabato 15, nel tardo pomeriggio, ero andato a trovarlo per
portargli una copia del giornale.
fotografato da Gaccione
18 settembre 2021