MILANO IN AMICIZIA
di Federico Migliorati
Migliorati e Gaccione
(Foto di Marzia Borzi)
Milano 27 dicembre 2022
“Queste
strade che salgono alle mura
non
hanno orizzonte, vedi: urtano un cielo
bianco
e netto, senz’alberi, come un fiume che volta.
Dei
signori e dei cani…”.
Giovanni
Raboni [versi di “Città dall’alto”, da Tutte le poesie]
La Biblioteca Ambrosiana
La
Milano che colgo e già rattengo nella mente, in questo mattino di fine anno,
tra torme inverosimili di turisti a sciamare lungo le vie dello shopping,
riluce dalle finestre d’antichi palazzi frementi ancora di storia e di
prestigio, da basiliche rinate alla conoscenza, simboli diuturni di possente
gloria cristiana, oltre i muri di quartieri dimessi eppur ancora carichi di
vita. È città orizzontale e verticale insieme, quella che fu capitale morale
d’Italia, costellata da lunghi rettifili, da ariose rotonde, da costruzioni
edilizie imponenti a svettare sempre più in alto, quasi una gara senza sosta
per superarsi. I vari livelli di stratificazione della storia abbisognano di
una calma di vento che non disperda in me la mole di date, cifre, luoghi,
protagonisti fagocitata or qui or là lungo il percorso da flaneur
improvvisato. Hemingway, Sant’Ambrogio, Gadda, la strage di Piazza Fontana, il
Giornale, una lapide partigiana, la casa natale di Gadda, Piazza degli Affari,
il Dito/L.O.V.E., i caffè letterari, le stanze plumbee in cui il duce arringò
la folla, delizie alle vetrine d’una centenaria pasticceria, i tram che
sferragliano su pavimentazioni promiscue… Milano gentile e superba invita ad
assaporare ogni andito, foss’anche il più anonimo all’apparenza, in una
bellezza che qua s’impone e là s’allenta, a guisa del nostro sapere in continuo
tumulto.
Migliorati e Gaccione (Foto di Marzia Borzi) Milano 27 dicembre 2022 |
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