Case aperte. La vitalità di Milano (il suo
amore per la cultura, il senso civico, l’attenzione al confronto attraverso lo
scambio delle idee) non si manifesta soltanto sul piano pubblico, quella è la
forma più evidente. C’è un altro piano in cui la sua ricchezza e vitalità si
esprime, ed è quello più strettamente privato. Privato solo per la modalità,
naturalmente, perché in realtà tutto ciò che avviene in questo “privato”, ha
una ricaduta eminentemente pubblica e si riverbera nel dibattito collettivo, lo
stimola e molto spesso positivamente lo condiziona. Mi riferisco alle tante
case e salotti che da qualche tempo hanno aperto le porte e hanno ripreso a
pullulare. In queste case e in questi salotti si può ascoltare musica, si
possono leggere e gustare i versi dei poeti, prendere parte alla presentazione
di libri, incontrare un personaggio che ha qualcosa di interessante da dire. Ma
ci si riunisce anche per sostenere Comitati che si battono per le cause più
diverse: la difesa dell’acqua pubblica, la democrazia, la libertà di stampa, la
cura della città, le mobilitazioni per la pace, e tanto altro ancora. Potrei
citarne diversi di questi luoghi privati dinamici, ma mi limito a segnalare
quelli che ruotano intorno ad un perimetro non molto distante da Porta Romana e
dove negli ultimi tempi mi sono recato con una certa regolarità. Lo “Spazio
Porto di Mare” della poetessa Alessandra Paganardi, il Salotto della poetessa
Gabriella Galzio, il Cenacolo della poetessa Claudia Azzola che raccoglie gli
estimatori e i collaboratori della sua interessante rivista letteraria
internazionale “TraduzioneTradizione”.
Davide Borsa
Lo Spazio dell’architetto Emilio
Battisti in via Caldara, si è distinto negli ultimi anni per l’attenzione
riservata al dibattito urbanistico emerso a seguito delle dismissioni
industriali e di quelle delle stazioni ferroviarie; ma non ha trascurato altri
temi importanti: l’appoggio per la liberazione del giornalista di WikiLeaks
Julian Assange, la difesa dello storico stadio di San Siro, le mobilitazioni per
la pace, a cui di recente ha dedicato un concerto di chitarra classica con Davide Borsa.