SPIGOLATURE
di
Angelo Gaccione
Ma lo si deve
alle tante mobilitazioni popolari, se il complesso agricolo fu recuperato; lo
si deve a quei cittadini che organizzati nel Comitato per il recupero della
Cascina Chiesa Rossa per porre rimedio al costante degrado, si attivarono con manifestazioni,
striscioni, feste, mostre e incontro con i rappresentanti delle autorità
cittadine, nel decennio 1988-1998, ottenendo la ripresa dei lavori in via
definitiva, che è avvenuta dal 1999 al 2003, comprendendo anche la ristrutturazione
del portico e la risistemazione dell’area a verde. La biblioteca è entrata in funzione
nel 2004.
Ma lasciamo parlare il saggista
Giuseppe Deiana che della Biblioteca sa tutto: “Essa svolge le funzioni tipiche
di una biblioteca pubblica, ma è al centro di iniziative culturali frutto di un’intensa
collaborazione con le numerose associazioni della zona, tra cui l’Associazione
Centro Comunitario Puecher (legata all’omonimo centro scolastico di via Dini, la
prima struttura scolastica onnicomprensiva d’Italia, nata nel 1973) che svolge
una programmazione stabile denominata “I giovedì del Puecher”. L’attività della
biblioteca civica si inserisce in un contesto culturale particolarmente significativo
in relazione, ad esempio, alla presenza di ben tre teatri: Pacta Teatri (ex CRT
di via Dini), Atir Ringhiera (via Boifava) e Pim Off (via Selvanesco). C’è
inoltre il monumento ai caduti della lotta di liberazione nel quartiere Stadera
abitato da operai (oggi quartiere multietnico): uno dei quartieri a più alta
intensità di lapidi partigiane in tutta Milano, capitale della Resistenza. Si
tratta di partigiani uccisi a Milano, in montagna e nei campi di concentramento.
Erano operai delle fabbriche circostanti, persone comuni accanto alle quali
hanno dato un contributo importante alla lotta di liberazione anche non poche
donne, che in alcuni casi hanno lasciato memoria scritta secondo un progetto
che sta prendendo piede nell’ambito delle attività culturali dell’Associazione Puecher
nella Biblioteca Chiesa Rossa. Una biblioteca pubblica che è luogo di studio
per gli studenti, ma anche di proposta e realizzazione di progetti particolarmente
significativi su temi come le disabilità, la lettura, i Giusti, ecc.”.
L'interno della Biblioteca
Da un po’ di anni io ne sono diventato un fruitore, come si dice, invitato sia per parlare dei miei libri, sia per parlare di quelli degli altri, e ci torno sempre molto volentieri perché le periferie possono essere riscattate solo a condizione che si rendano vivibili, ricche di strutture aggreganti, di eventi di richiamo, di cura dei suoi spazi. Quella che invece i più chiamano impropriamente Chiesa Rossa, in realtà è la chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa e si affaccia sulla via Neera al numero 24. Una chiesa realizzata tra la fine degli anni Venti e gli inizi degli anni Trenta e dove da anni vado a sentire concerti d’organo.
Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa
In realtà quello che rimane dell’antica Chiesa Rossa, da cui il quartiere ha preso il nome, si trova lungo il Naviglio Pavese, all’altezza della cosiddetta Conca Fallata. È conosciuta anche col nome di Santa Maria alla Fonte, e benché siano passati diversi secoli ci ha lasciato tracce di sé e dei suoi bei mattoni rossi. Come sono quelli della Biblioteca che ci è tanto cara.
Dopo il restauro |