IL LASCITO FONDAMENTALE DELLA COSTITUZIONE di
Franco Astengo
Nel
momento storico più difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale la
Costituzione Italiana compie 75 anni. Considerati gli avvenimenti che stanno accadendo
attorno a noi quali possono essere considerati i punti fondamentali “non
negoziabili” che il testo costituzionale (ancora di formidabile attualità, da
difendere e da promuovere integralmente) ci consegna? Possiamo indicarne
quattro riferendoci ad altrettanti articoli del dettato presente nel testo
della nostra Carta Fondamentale: 1)l’articolo 3 che può ben
essere ancora considerato “il cuore della Costituzione” e ne rappresenta la
chiave essenziale di lettura: non a caso il principio di uguaglianza
costituisce nel testo “il principio generale che condiziona tutto l’ordinamento
nella sua obiettiva struttura”. Con esso il Costituente afferma il principio
che la legge si deve rivolgere egualmente a tutti, governanti e governati,
ricchi e poveri, uomini e donne e nessuno può essere esentato dal rispettarla e
porsi al di sopra di essa senza distinzioni di sorta; 2)l’articolo 11 che
sancisce il principio pacifista, ripudiando la guerra come strumento lesivo
della libertà degli altri popoli. Si tratta dell’articolo più contestato e
maggiormente superato di fatto nel corso di questi anni da tutti i governi ma
che, proprio in questo tragico momento di ritorno della guerra sul suolo
europeo, deve essere indicato come stella polare della nostra azione politica e
morale; 3)l’articolo 94: “il
governo deve avere la fiducia delle due Camere”. È questa l’indicazione della
forma parlamentare del governo dello Stato. La fiducia politica deve
necessariamente intercorrere tra Governo e Parlamento. Esso si fonda sul
consenso e il sostegno che la maggioranza parlamentare deve manifestare al
Governo. Questo punto esclude forme di governo fondate su di un'elezione
affidata al corpo elettorale per funzioni esecutive svolte in forma
monocratica; 4)la disposizione XII
transitoria e finale che vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del
disciolto partito fascista. Proprio nel momento in cui l’Italia è governata da
esponenti che dichiaratamente si rifanno al MSI, partito che fu di diretta
emanazione del fascismo nella sua odiosa versione di una Repubblica di
Salòferoce complice dell’invasione
nazista, si ha
l’impressione che chi parla di fascismo non abbia idea di ciò che è stato, che non
abbia contezza non solo del contenuto delle Leggi Razziali ma anche di come a
quelle si è arrivato e di come ci si sia arrivati, che non si sappia cosa
furono le Fosse
Ardeatine, l’eccidio di
Cefalonia e cosa sia stato realmente l’8 Settembre 1943 e ancora la Resistenza. Proprio
sulla base della validità della XII disposizione occorre aumentare la consapevolezza facendo
sì che la storia si conosca ma la si conosca realmente.Occorre narrare tutto quello che è
stato il fascismo dalla sua origine alla sua fine. In conclusione: uguaglianza, pace, democrazia repubblicana,
antifascismo possono rappresentare i punti su cui basare una possibilità di
ricostruzione di un soggetto politico di matrice socialista costituzionale allo
scopo di fornire alla sinistra italiana una necessaria capacità di promuovere l’opposizione
e costruire l’alternativa.