Con
la Calabria che resiste. Caro
Angelo, mi
dispiace per la situazione di Acri, ma non mi meraviglio più di tanto perché
altri comuni della nostra provincia fanno acqua da tutte le parti. Mi riferisco
a Cariati o Terravecchia che sono nelle stesse condizioni. Se ci pensiamo bene, la Calabria è commissariata da
tanti anni per la sanità pubblica; comunque, parlare dei disservizi non è mai
tempo sprecato; anche perché chi è al potere deve sentire sempre sul collo il
fiato di coloro che non sono contenti. Magari, rimarrà indifferente, però non
avrà il coraggio di guardare in faccia le persone tradite. Che dirti Angelo, mi
sento tradito anch’io anche se vivo lontano, ma sono solidale con i miei
corregionali, che hanno il coraggio di rimanere, mentre vedono tanti partire.
Vanno via le forze migliori che portano altrove la ricchezza del loro sapere e
impoveriscono il territorio. Un lottatore come te, se fosse rimasto ad Acri,
avrebbe lottato o fatto la stessa fine di... ; anche se ci credo poco,
in quanto un Gaccione che piega la testa, forse non è ancora nato. Non è solo
stima nei tuoi confronti, ma è anche consapevolezza della tua forza d’animo,
della tua generosità e della tua caparbietà a non mollare mai l’osso. Buona giornata e di nuovo Buon Anno Carmine Scavello