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lunedì 9 gennaio 2023

LA GUERRA INFINITA


Max Hamlet Sauvage
"Omaggio a Picasso"

Armi all’Ucraina e digiuno di coerenza.
 
Caro Angelo,
vorrei tanto essere ottimista; però, penso che il 10 gennaio il Senato voti a favore dell’invio delle armi all’Ucraina, come hanno già fatto in precedenza. La nostra politica è troppo legata alla Nato e agli Usa. Ci sarà pure qualcuno in aula che non sia d’accordo, ma, poi, si tapperà il naso e voterà a favore per spirito di gruppo. Noi comuni mortali potremmo strapparci le vesti e basta; chi ha in mano le leve del potere decide e se ne frega di coloro che protestano. Rendo onore ai tanti cittadini che protestano con lo sciopero della fame: sono dei coraggiosi e li definisco eroi.
Basterebbe il loro gesto estremo per compensare manifestazioni e parole di solidarietà. Senza andare troppo lontano, basterebbe chiedere ai passanti di una qualunque strada del pianeta e sentirsi rispondere che sono contro la guerra. Oggi il Papa aveva parole di conforto e di solidarietà verso quelle mamme di diverse bandiere che perdono un figlio in guerra. Non ci sono mai guerre giuste: esistono le armi della diplomazia per scongiurarle. Le Nazioni Unite sono nate appunto per questo motivo, per risolvere le diatribe e per difendere la pace. Quando uno Stato dichiara guerra a un altro Stato tutti gli altri dovrebbero coalizzarsi e mettersi contro quello invasore per farlo recedere e arrivare a chiarire i motivi dell’invasione; potrebbe avere pure ragione, ma non è con la guerra che si risolve il problema. Al di là di questo bel concetto, non bisogna girare la testa dall’altra parte e far finta di nulla, come se non fossimo coinvolti direttamente. Indirettamente alla fine siamo tutti coinvolti in quanto viviamo in un mondo globalizzato. Si è dimostrato che i ricatti economici servono a poco, perché si possono raggirare. In caso di guerra, c’è chi si arricchisce sulle disgrazie altrui. Ne sono di esempio gli aumenti delle materie prime che sono ingiustificati e nessuno li ferma perché ne trae vantaggio personale.Odissea” si è sempre battuta per la pace e se continua a farlo senza tregua è perché è un giornale che sta dalla parte giusta e non potrebbe essere diversamente, in quanto chi vi scrive è fermamente convinto di arrivare a una soluzione onorevole senza far uso delle armi che causano solo morti e lasciano rovine a debito alle generazioni future. Il mio saluto è semplicemente dire viva la pace e abbasso la guerra.
Carmine Scavello