LA GUERRA INFINITA
Max Hamlet Sauvage
"Omaggio a Picasso"
Armi all’Ucraina e digiuno di coerenza.
Caro Angelo,
vorrei tanto essere ottimista; però,
penso che il 10 gennaio il Senato voti a favore dell’invio delle armi
all’Ucraina, come hanno già fatto in precedenza. La nostra politica è troppo
legata alla Nato e agli Usa. Ci sarà pure qualcuno in aula che non sia
d’accordo, ma, poi, si tapperà il naso e voterà a favore per spirito di gruppo.
Noi comuni mortali potremmo strapparci le vesti e basta; chi ha in mano le leve
del potere decide e se ne frega di coloro che protestano. Rendo onore ai tanti
cittadini che protestano con lo sciopero della fame: sono dei coraggiosi e li
definisco eroi. Basterebbe il loro gesto
estremo per compensare manifestazioni e parole di solidarietà. Senza andare
troppo lontano, basterebbe chiedere ai passanti di una qualunque strada del
pianeta e sentirsi rispondere che sono contro la guerra. Oggi il Papa aveva
parole di conforto e di solidarietà verso quelle mamme di diverse bandiere che
perdono un figlio in guerra. Non ci sono mai
guerre giuste: esistono le armi della diplomazia per scongiurarle. Le Nazioni
Unite sono nate appunto per questo motivo, per risolvere le diatribe e per
difendere la pace. Quando uno Stato dichiara guerra a un altro Stato tutti gli
altri dovrebbero coalizzarsi e mettersi contro quello invasore per farlo
recedere e arrivare a chiarire i motivi dell’invasione; potrebbe avere pure
ragione, ma non è con la guerra che si risolve il problema. Al di là di questo bel concetto, non bisogna girare la
testa dall’altra parte e far finta di nulla, come se non fossimo coinvolti direttamente.
Indirettamente alla fine siamo tutti coinvolti in quanto viviamo in un mondo
globalizzato. Si è dimostrato che i ricatti economici servono a poco, perché si
possono raggirare. In caso di guerra, c’è chi si arricchisce sulle disgrazie
altrui. Ne sono di esempio gli aumenti delle materie prime che sono
ingiustificati e nessuno li ferma perché ne trae vantaggio personale. “Odissea” si è sempre battuta per la pace e se continua a
farlo senza tregua è perché è un giornale che sta dalla parte giusta e non
potrebbe essere diversamente, in quanto chi vi scrive è fermamente convinto di
arrivare a una soluzione onorevole senza far uso delle armi che causano solo morti
e lasciano rovine a debito alle generazioni future. Il mio saluto è semplicemente dire viva la pace e abbasso
la guerra.
Carmine Scavello
Max Hamlet Sauvage "Omaggio a Picasso" |