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sabato 28 gennaio 2023

POETI E MEMORIA


 
Ma una scusa, non si può...
 
Era di Amburgo e si chiamava Frauke...
Andò a visitare i campi di concentramento e tornò
affranta.
“Mi vergogno di essere tedesca”,
disse...
Famiglie sventrate in Germania,
tolta alla famiglia e spedita in collegio.
Chi morì e chi se ne andò... chi ubbidì
chi braccò e chi
sparò alla schiena.
Poi la verità di Auschwitz
per rinnegare un’identità
non sua
di un delirio sociale.
Poi con le mani sul volto
“Non tutti i tedeschi sono così...”,
sussurrò.
L’Olocausto, incubo infernale,
è nella coscienza, oggi,
dei giusti,
che giusti non furono.
Non si può dimenticare...
Mai! E la vergogna è il tatuaggio
di chi era dall’altra parte
anche se ignaro...?
Dimenticare i corpi dilaniati,
scheletri e ceneri umane
non si può…
la vergogna rimane e deve
rimanere in eterno...
Ma una scusa, non si può...
 
[Laura Margherita Volante]


 


Il volto macabro della quotidianità    



Buongiorno cara, è arrivato il bambino?
Volevo fargli un saluto volante,
ma il mio lavoro è davvero pesante,
quanto mi spiace non esser vicino.
 
Amore mio, non è ancora arrivato,
con i suoi libri è partito in gran fretta.
È andato a piedi, senza bicicletta,
il copertone era un po’ consumato
 
Non preoccuparti, lo vedrò stasera
ho una sorpresa per il compleanno
con i suoi occhi che mi guarderanno
come un eroe per una vita intera.
 
Amore caro, sei un padre modello
ed il mio cuore sta già festeggiando
torna al lavoro, ti stanno aspettando,
indosserò il mio vestito più bello.
 
Buongiorno cari e anche a te bel bambino
sono il tenente dal cuore di roccia
che vi accompagnerà a fare la doccia
puzzate come uno spazzacamino.
 
Forza bestiacce, veloci che ho fretta,
scorgo il bambino coi suoi occhi muti,
sarà questione di pochi minuti,
ho la famiglia che a casa mi aspetta.
 
Su tutti i volti espressioni imploranti,
vite svuotate di tutto in un lampo
quanto è stressante il lavoro nel campo,
sento un rumore di mezzi pesanti.
 
Tuoni, pallottole e poi carri armati,
respiro l’aria di polvere intrisa
guardo il colore di volto e divisa
ma non è quello dei nostri soldati.
 
Inizio a correre con grande affanno,
ho solamente ubbidito al comando.
Lasciami andare ti sto supplicando,
c’è il mio bambino che fa il compleanno.
 
[Max Luciani]
(27 gennaio 2023 - Giornata del Ricordo)