“La
democrazia è la giustificazione legale della
disuguaglianza”. Angelo
Gaccione Gira,
sui mezzi di comunicazione non ufficiali, un video registrato da Tik Tok che è
stato mandato anche a me su WhatsApp. Nel video una donna molto giovane legge
il testo che qui riproduciamo in scrittura. È un atto di accusa lucido e
spietato su quello che è diventata la democrazia e di cui uomini delle
istituzioni e degli apparati, a tutti i livelli, a cominciare dal capo dello
Stato, dovrebbero prestare seriamente attenzione. Un popolo esasperato ed
umiliato è come un uragano: quando esplode travolge tutto. Dobbiamo saperlo.
Apparteniamo anche noi a questo popolo umiliato e staremo senza indugi dalla
parte di questi giovani. “Sono quasi riluttante a fare questo video perché
troppo spesso abbiamo sentito affermare con leggerezza: “Non viviamo in
democrazia” e dunque io non farò questa affermazione, ma un paio di domande
devo porle, a seguito dell’affluenza flop delle elezioni regionali in Lazio e
in Lombardia, che hanno visto un’astensione record del 59% in Lombardia del 63%
nel Lazio. C’è
chi dirà: “Beh, erano solo elezioni regionali”, al che io rispondo: “In una
democrazia funzionante le elezioni locali che riguardano il cittadino più da
vicino non dovrebbero essere di maggiore interesse rispetto alle nazionali?”. Ahimè!
l’astensionismo in Italia è un trend che è in forte crescita sin dagli anni ’80
e questo dovrebbe farci dubitare della salute della nostra democrazia. Démoskratia, tutti conosciamo il significato di queste parole: “Governo del Popolo”.
Le domande che voglio porre sono le seguenti: 1.
Dov’è il Governo
del Popolo quando una classe politica che guadagna tra i 10.000 e i 15.000 euro
al mese governa un popolo sfruttato e povero che è fortunato ad intascare 1.500
euro al mese? 2.
Cosa
sanno delle nostre vite queste persone che si rifiutano di darci un salario
minimo ma si preoccupano di adeguare i loro stipendi d’oro all’inflazione? 3.
Dov’è il Governo
del popolo quando i palazzi del potere vengono blindati perché la voce del
Popolo non possa raggiungerli? 4.
Dov’è il Governo
del Popolo quando le tasse pagate da un popolo contrario alla guerra vengono
usate per finanziare e alimentare conflitti tra potenze, mentre i servizi
pubblici e lo stato sociale collassano? 5.
Dov’è il Governo
del Popolo quando tutti i maggiori mezzi di informazione sono in mano a una
ristretta cerchia di ricchi e potenti i cui interessi sono diametralmente
opposti a quelli delle masse popolari? 6. Dov’è il Governo del
Popolo quando quasi tutti maggiori partiti seguono la stessa linea economica e
di politica estera, sono cioè tutti neoliberisti e atlantisti, volti a fare
avanzare gli interessi della finanza della grande industria e di complessi
militari industriali stranieri? 7.
Dov’è il Governo
del Popolo quando lavoriamo più della media Europea, guadagnando stipendi tra i
più bassi in Europa e vedendo morire più di mille lavoratori ogni anno? Eppure
i nostri cosiddetti sindacati restano immobili e silenziosi venduti alla classe
politica. 8. Dov’è il Governo del Popolo
quando quel popolo è talmente disilluso da disertare in massa le urne,
arrivando a sfiorare quasi il 40% di astensione alle ultime elezioni nazionali,
fino al disastro di queste regionali?
Non
ho dubbi che c’è chi punterà il dito contro la gente per questo risultato,
accusando il popolo di essere troppo pigro e stupido per decide del proprio
destino, senza considerare che forse il problema è che, viste le opzioni sul
tavolo, la gente non sente di avere una scelta autentica e dunque si rifiuta di
partecipare a questa farsa elettorale. Su carta certo è il popolo a detenere il
potere, dunque su carta siamo una democrazia. Ma su carta abbiamo diritto anche
a stipendi che permettono una vita dignitosa a noi alle nostre famiglie, a un
sistema di tassazione progressivo che tassi molto di più chi ha molto di più.
Democrazia. La leggiamo su carta, la sentiamo nominare dai nostri politici, la
vediamo sbandierata come virtù suprema dell’Occidente, esaltata,
strumentalizzata. Ma nelle strade, nelle piazze, nelle case, nelle scuole,
negli ospedali fatiscenti, nei cantieri dove gli operai muoiono, questa
democrazia, dov’è? Se il potere è realmente nelle mani del Popolo com’è
possibile che il Popolo sia così povero sfruttato stremato e apatico? Italiani,
come ci hanno ridotto? Dove vi nascondete? Abbiamo
disertato le urne ma allora, adesso, riempiamo le piazze”.