Non si sfratta chi difende l’ambiente e la democrazia. Il Comune di Brescia ha ordinato di
sgombrare il presidio 9 agosto adducendo motivazioni a limite del ridicolo.
Questo presidio sta lottando da più di 500 giorni contro la costruzione di un
maxidepuratore che andrebbe a scaricare nel piccolo fiume Chiese tutte le acque
provenienti dal bacino del Garda. Sembrerebbe che il piccolo gazebo posto in piazza Duomo, presidio di salute
pubblica e democrazia, ostacolerebbe lo svolgimento di attività culturali
nell'anno in cui Brescia è stata designata capitale della Cultura. In una delle città più inquinate d'Italia, il danno non è manifestare il
legittimo dissenso nei confronti dell'ennesima grande inutile opera ma
l'inerzia dei nostri governanti, complici della devastazione dei nostri
territori, già fortemente compromessi. Piena solidarietà a tutte le cittadine e i cittadini resistenti! Mara Ghidorzi [già candidata presidente di regione Lombardia per Unione Popolare]