IN POCHE PAROLE
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Né lui... |
Vi conviene meditarle a fondo queste parole. Soppesarle
attentamente una per una, e poi chiedervi se vi sentite al sicuro, se vi sentite a vostro agio, se la vostra scelta è ancora valida, se le idee
in cui credete, il sistema sociale che immaginate, debbano contenere questo
orrore.
“La guerra è criminale e il
militarismo che la prepara e la attua è più criminale delle mafie. Se è
criminale il sistema militare nazionale, ancora più criminale è un sistema
militare transnazionale. Se è criminale un singolo esercito, ancora più
criminale è un’alleanza di eserciti. La guerra era criminale prima che
esistessero Nato e Patto di Varsavia. È criminale oggi negli oltre sessanta
conflitti armati in corso, chiunque vi sia implicato. E sarà criminale domani
anche a Nato sciolta… Oggi la guerra più sanguinosa si tiene in Eritrea. Ma
come sappiamo non è la più pericolosa perché non coinvolge, per fortuna,
potenze nucleari. Ora incrociamo le dita su Taiwan…”.
Alfonso Navarra - portavoce dei Disarmisti
Esigenti
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Né lui |
“La Nato è una organizzazione
criminale come lo era il Patto di Varsavia. Gli Stati armati e i loro eserciti
sono criminali. La spesa militare che affama il mondo è criminale. In
produttori di armi sono criminali. I mercanti e i trafficanti di armi sono
criminali. Gli scienziati che lavorano alla ricerca di armi di sterminio di
massa sono criminali. Le alleanze per fini militari sono criminali. Gli
esperimenti nucleari sono criminali. Le armi fanno le guerre. Le guerre le
dichiarano gli Stati ed i Governi per i loro interessi di dominio e di rapina, portando
i popoli al massacro. Le armi conducono allo sterminio di esseri umani, di
creature del regno animale e di quello vegetale, devastando l’habitat che
garantisce la vita. Quindi, chi li usa è un genocida. Gli eserciti non hanno
mai garantito la pace e servono per fare la guerra. I nemici veri sono dentro i
nostri stessi Paesi, e ci convincono a fare la guerra che loro dichiarano. Sono
quelli che costringono alla fuga, all’emigrazione, alla precarietà. Sono quelli
che garantiscono la giustizia ai ricchi, la democrazia ai potenti e legittimano
la disuguaglianza. Questi sono i nemici, non chi vive in un’altra nazione ed ha
fame e soffre come te”.
Angelo Gaccione - scrittore
(I due dipinti sono stati eseguiti da Max Hamlet Sauvage)