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sabato 25 febbraio 2023

IN POCHE PAROLE

Né lui...

Vi conviene meditarle a fondo queste parole. Soppesarle attentamente una per una, e poi chiedervi se vi sentite al sicuro, se vi sentite a vostro agio, se la vostra scelta è ancora valida, se le idee in cui credete, il sistema sociale che immaginate, debbano contenere questo orrore.
 
La guerra è criminale e il militarismo che la prepara e la attua è più criminale delle mafie. Se è criminale il sistema militare nazionale, ancora più criminale è un sistema militare transnazionale. Se è criminale un singolo esercito, ancora più criminale è un’alleanza di eserciti. La guerra era criminale prima che esistessero Nato e Patto di Varsavia. È criminale oggi negli oltre sessanta conflitti armati in corso, chiunque vi sia implicato. E sarà criminale domani anche a Nato sciolta… Oggi la guerra più sanguinosa si tiene in Eritrea. Ma come sappiamo non è la più pericolosa perché non coinvolge, per fortuna, potenze nucleari. Ora incrociamo le dita su Taiwan…”.
Alfonso Navarra - portavoce dei Disarmisti Esigenti

Né lui
 
La Nato è una organizzazione criminale come lo era il Patto di Varsavia. Gli Stati armati e i loro eserciti sono criminali. La spesa militare che affama il mondo è criminale. In produttori di armi sono criminali. I mercanti e i trafficanti di armi sono criminali. Gli scienziati che lavorano alla ricerca di armi di sterminio di massa sono criminali. Le alleanze per fini militari sono criminali. Gli esperimenti nucleari sono criminali. Le armi fanno le guerre. Le guerre le dichiarano gli Stati ed i Governi per i loro interessi di dominio e di rapina, portando i popoli al massacro. Le armi conducono allo sterminio di esseri umani, di creature del regno animale e di quello vegetale, devastando l’habitat che garantisce la vita. Quindi, chi li usa è un genocida. Gli eserciti non hanno mai garantito la pace e servono per fare la guerra. I nemici veri sono dentro i nostri stessi Paesi, e ci convincono a fare la guerra che loro dichiarano. Sono quelli che costringono alla fuga, all’emigrazione, alla precarietà. Sono quelli che garantiscono la giustizia ai ricchi, la democrazia ai potenti e legittimano la disuguaglianza. Questi sono i nemici, non chi vive in un’altra nazione ed ha fame e soffre come te”.
Angelo Gaccione - scrittore


(I due dipinti sono stati eseguiti da Max Hamlet Sauvage)