Non
c'è pace che si possa riconoscere dopo ogni guerra sulle macerie dei perdenti e
sull'odio represso. Né vincitori né vinti! Una pace conquistata con le armi è
contro natura, con scheletri nelle fosse pronte a ritornare, con anfiteatri di
croci sotto un cielo cinereo. Nessuna pioggia potrà lavare il crimine umano se
non far riemergere dalle acque torbide braccia e mani dei morti. La pace della
umana civiltà perduta non è mai duratura, quindi mai risolta. La pace non è
generata dalla guerra, ma dall'evoluzione umana dove giustizia uguaglianza
libertà la trasmettono di generazione in generazione. La
pace nasce nel cuore degli esseri umani dove si è diversi perché uguali e non
uniformi. Il pensiero sociale e culturale che ripudia la guerra come mezzo di
risoluzione dei conflitti, si sviluppa attraverso la Scienza Comportamentale
con metodi di apprendimento nell'esercizio del dialogo, del confronto dinamico
e da esperienze condivise con tecniche di gioco, per creare le circostanze del
cambiamento, fin dalle scuole dell'infanzia. Molti popoli un tempo bellicosi
sono diventati pacifici. La guerra non è inevitabile, ma la stupidità umana nel
pensare che possa portare la pace. La stupidità dell'ignoranza poiché la pace è
soprattutto culturale, nella conoscenza che la guerra ha come inevitabile solo
l'estinzione del genere umano. Laura Margherita Volante