FASCISMO E INCOMPATIBILITÀ COSTITUZIONALE di Franco Astengo
La derubricazione a "Italiani" dei martiri delle Fosse
Ardeatine (senza nemmeno la capacità di trovare la scorciatoia di
"patrioti") rappresenta una sorta di punto terminale nella determinazione
di una evidente incompatibilità costituzionale della presidente del Consiglio e
del suo partito. Si tratta di un tema che nella sua gravità era già evidente da
tempo e che l'insieme delle forze politiche non ha saputo o voluto affrontare
con sufficiente determinazione nel corso della campagna elettorale. Adesso si tratta di porre una vera e propria "questione
costituzionale" al centro del dibattito politico e culturale, aggregando
attorno ad esso le forze necessarie per una incisiva opposizione nel Parlamento
e nel Paese. Occorre ricordare le ragioni fondamentali per una iniziativa di
questo tipo, partendo da una seria valutazione sulle origini ideologiche del
partito di maggioranza relativa e dalla riaffermazione della natura della
Costituzione Italiana dal punto di vista delle idealità.La
Costituzione italiana è una costituzione compiutamente antifascista, non perché
è stata scritta da antifascisti desiderosi di vendicarsi dei lutti subiti; al
contrario per voltare definitivamente pagina rispetto alla triste esperienza
del fascismo e della guerra.I costituenti
sentirono il bisogno e seppero farlo, di rovesciare completamente le categorie
che avevano caratterizzato il fascismo. Come il fascismo era alimentato da uno spirito di fazione e assumeva
la discriminazione come propria categoria fondante (sino all'estrema abiezione
delle leggi razziali), così i costituenti hanno assunto l'eguaglianza e
l’universalità dei diritti dell'uomo come fondamento del loro ordinamento. Come il fascismo aveva soppresso il pluralismo, perseguendo una
concezione totalitaria (monistica) del potere, così i costituenti hanno
concepito una struttura istituzionale fondata sulla massima distribuzione,
articolazione e diffusione dei poteri.Come il fascismo aveva
aggredito le autonomie individuali e sociali, così i Costituenti le hanno
ripristinate, stabilendo un perimetro invalicabile di libertà individuali e di
organizzazione sociale. Come il fascismo aveva celebrato la politica di potenza, abbinata
al disprezzo del diritto internazionale e alla convivenza con la guerra, così i
costituenti hanno negato in radice la politica di potenza, riconoscendo la
supremazia del diritto internazionale e ripudiando le nozze antichissime con
l'istituzione della guerra.I principi fondamentali della
Costituzione sono antitetici rispetto a quelli proclamati o praticati dal
fascismo.L’osservare fin qui spirito e
lettera della Costituzione ha reso fin qui impossibile ogni forma di
"dittatura della maggioranza".Proprio
per questo motivo si reiterano i tentativi per modificarla che ancora
risulteranno all'ordine del giorno: la Costituzione è vissuta come un impaccio,
una serie di vincoli fastidiosi, di cui sbarazzarsi per restaurare
l'onnipotenza dei decisori politici ed è questo il punto che ci divide da chi
non può, per propria cultura intrinseca personale e collettiva, dichiararsi
antifascista.