Piombino, partono i test sul corpo vivo della
città. Partono
i test. Sul corpo vivo di una città, Piombino, e del prezioso territorio
circostante. Nottetempo, fra giovedì 4 e venerdì 5 maggio, è annunciato l'arrivo
della prima metaniera, ad affiancare la nave rigassificatrice Golar Tundra, già
temerariamente ormeggiata dal 19 marzo nel porto turistico che serve l'Elba,
l'arcipelago toscano, la Corsica e la Sardegna. La metaniera avrà in pancia circa
170.000 metri cubi di gas liquefatto: metano compresso 600 volte, portato a una
temperatura intorno a -162° Celsius. Proviene dal democraticissimo Egitto. Sarà
scaricato in due fasi per i test sulla nave rigassificatrice: "I test - leggiamo - dureranno
una ventina di giorni e serviranno per testare gli impianti per la
rigassificazione e i sistemi di bordo. Dopo aver effettuato la prima operazione
di scarico, che durerà circa 48 ore, la metaniera sarà disormeggiata e lascerà
il porto di Piombino, poi tornerà dopo una decina di giorni per scaricare il
rimanente gas che servirà a completare i test di performance. Il
rigassificatore dovrebbe essere pronto per avviare la fase commerciale nella
seconda metà di maggio". Mercoledì
3 maggio mattina, a partire dalle 9.30, data di convocazione del Consiglio
regionale della Toscana, Idra sarà
ancora una volta davanti al portone del Palazzo del Pegaso, in Via Cavour 2-4. Ad
aspettare che il presidente della Giunta Eugenio Giani osservi gli impegni
ripetutamente presi, e mai onorati, di incontro con la delegazione nazionale
autrice della memoria tecnica depositata da Idra
per Pec in conferenza di servizi il 17 ottobre 2022. A proporre alla Giunta di ritirare
il consenso all'avallo della scelta del commissario Giani, tuttora presidente
della Giunta, di esporre la popolazione di Piombino, dell'isola d'Elba e della
costa tirrenica fra San Vincenzo e Follonica a una prova certa di angoscia a
fronte del ragionevolissimo timore di danni, più o meno gravi, temuti sul piano
della sicurezza, oltre che su quello economico ed ecologico, per le
caratteristiche delle operazioni in programma all'interno dell'insediamento
industriale collocato nel porto, quando ancora risulta incompiuta l'analisi
della documentazione presentata al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio,
e irriverentemente contro la volontà espressa da ampi strati della cittadinanza
e dall'intera Amministrazione comunale. A proporre al Consiglio regionale un
risveglio di consapevolezza del grave vulnus che produrrebbe l'attivazione
delle procedure di test alla credibilità delle istituzioni che si fregiano del
titolo di rappresentanze democratiche, depositarie di un potere del popolo qui
manifestamente conculcato. A sottolineare l'esecrabile parentela che lega
l'atto di forza improvvidamente programmato con la politica di sostegno alla
perpetuazione di fatto dei massacri nell'Europa orientale attraverso la
fornitura di armamenti a flusso continuo, in assenza di iniziative efficaci di intermediazione,
interposizione e pacificazione. Si attende intanto l’esito della petizione
presentata sulla vicenda a gennaio al Parlamento europeo. Associazione
di volontariato Idra