La
Russa Benito. Ha
ragione il Presidente La Russa: ‘La
parolaantifascismo non è nella
Costituzione’! E credo che
con questo ennesimo e illuminato chiarimento abbia inteso dire che la ‘Carta’ è
di tutti gli italiani, compresi i neofascisti. Pertanto
è una inutile perdita di tempo commemorare il 25 aprile; meglio allora andare a
Praga a commemorare la figura di Jan Palac, che si è immolato contro i carri
armati del dittatore Stalin. Così facendo il ‘nostro caro’ Presidente è sicuro
di agire da autentico democratico, da ‘patriota’ che difende la sovranità di
tutti i popoli indipendentemente da ogni distinguo e colpa; in fondo egli non
si vergogna di dirsi fascista e di considerare anche il Duce vittima
dell’ideologia di Stalin. Il ‘nostro’ Presidente infatti sa da che parte sta la
verità storica, anche se gli storici di professione non vogliono ancora capirlo.
Egli, perciò, come seconda carica dello Stato, non può ogni anno sprecarsi a
ricordare l’assassinio di Giacomo Matteotti, o di Piero Gobetti, che fu
ammazzato di botte in Francia perché, da democratico liberale, scriveva e
parlava contro le orde barbariche che il Duce guidava all’assalto delle
libertà. Il ‘nostro amato’ Presidente conosce bene queste cose e ne tiene conto
nel rappresentare i valori di ‘tutti’ gli italiani che lo hanno sostenuto: non
c’è dubbio, è una persona di parola, non un democratico ‘Che tiri quattropaghe per il lesso’. Vincenzo
Rizzuto