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lunedì 17 aprile 2023

PROFUGHI E SCAFISTI

 
Carissimo Angelo,                                                                              
ho esitato un po’ prima di parlarti di questo argomento ma, ora, dopo aver letto e sentito la quantità di fesserie che circolano mi sono deciso ad esprimerti le mie considerazioni sul tema dei profughi e degli scafisti che, certamente ritengo criminali approfittatori di povera gente, che esaurisce la loro povera ricchezza nella speranza di sopravvivere ad una vita miserabile nel paese in cui vivono. Ma non è questo il problema reale. Questi “scafisti” rischiano anche loro la vita in mare come i loro trasportati. Cosa che non succedeva ai capitani delle navi che negli anni trenta partivano da Napoli con migliaia di “poveri diavoli” che speravano di raggiungere paesi più vivibili dove non si morisse di fame come succedeva a casa loro cioè nell’Italia del dopo-guerra 1915-18. Quegli “scafisti” hanno sbarcato decine di migliaia di “profughi” in cerca di una vita degna di tal nome, riempiendo l’Argentina, gli Stati Uniti il Brasile e il Canada, non se lo ricorda nessuno? O gli scafisti che trasportavano gli schiavi africani nel “Nuovo Mondo” battendo bandiera Inglese o francese e o olandese! Sfruttando i territori di queste povere genti come nel Congo. La vera motivazione che spinge questa gente a rischiare la vita per evadere dal loro paese è originata dallo sfruttamento che i loro paesi hanno subito per decenni dai colonialisti occupanti: il Belgio nel Congo, la Francia in Marocco, Tunisia, Algeria. Gli olandesi e gli inglesi in Sud Africa, i tedeschi in Namibia?? E potrei continuare ancora a lungo. Ma di questo aspetto pare non se ne voglia ricordare nessuno, l’unica preoccupazione del mondo civile sono gli “scafisti”, non la situazione di milioni di persone che vivono miseramente sottoposti a dittature post-coloniali altrettanto inumane come le precedenti. Poveri noi! Ciao
E. Walter Porzio