IDRA INTERROGA E VUOLE RISPOSTE di Girolamo Dell’Olio
E se in tutta Italia facessimo le pulci al potere? Giovanni.
Partiamo di fondo. Avrà 20 anni? Non gliel’ho chiesto, ma di sicuro fa
Ingegneria, e viene da Borgo San Lorenzo. Si ferma a leggere il cartello appeso
accanto al portone, quello dove ho incollato l’ingrandimento A3 del volantino
dedicato a Giani, intitolato ironicamente ‘Un volto, una garanzia!’. Dove in
fondo ho aggiunto, nella solita forma interrogativa, tanto per non turbare la
quiete pubblica, il dubbio che ci comunica questo progetto di ‘festival’
patrocinato dalla Regione-di-Giani: ‘Una provocazione?’ A
suffragarlo, ho pensato di aggiungere citazioni dai curricula di due dei
ragazzi che quel festival lo organizzano: c’è infatti chi ha “lavorato
presso lo Staff del Segretario del Partito Democratico Enrico Letta con
l’incarico di monitoraggio del processo delle Agorà Democratiche e di gestione
della reportistica”, echi si dichiara “un fiero
sostenitore dell'utilizzo dell'energia nucleare e degli OGM”. Giovanni,
non si limita a leggere. Indugia! ‘È
che… vorrei capire. Di che si tratta?’ Naturalmente
parto dalla ‘provocazione’ del festival. ‘Il
nostro irraggiungibile presidente della Regione Toscana (che ancora oggi ho
visto entrare coi suoi tre quarti d’ora di ritardo dentro un’auto schermata,
ndr) sta promuovendo a Borgo San Lorenzo - gli spiego - un festival
sull’energia e sull’ambiente su dei temi che, se vai a vedere i contenuti fa
paura! Questi sono nuclearisti, tifano per gli organismi geneticamente
modificati… alla faccia dell’ambiente!’ In
più lui, aggiungo, sta costellando la Toscana di tante belle opere sena
consenso, senza consultazione: le pale eoliche sui crinali del Mugello, il
parco di San Rossore militarizzato, la talpona sotto Firenze… ‘Ah,
quella che è partita ieri…’ ‘Unn’è
partito nulla’, lo conforto, ‘è partito… l’ennesimo annuncio… e poi, Piombino,
e il rigassificatore, e tutta l’angoscia che ci ha la gente, lì: ‘un c’è ancora
il piano della sicurezza, e questi son bell’e partiti…! Te, sei fiorentino?’ ‘Sì,
sono di qua, della provincia.’ ‘Posso
dirtelo? Sei uno dei rari ragazzi che si fermano! Ra-ri!’ ‘Sa,
ho visto questo cartello, e mi è venuto naturale chiedere… Che ne pensa, lei,
di questo…?’ ‘Di
questo… Eugenio Giani?’ ‘No.
Di questo festival.’ Bah!
la domanda è un po’ strana. ‘Penso,
appunto, che sia… te l’ho appena detto! Abbiamo visto il programma, ed è tutto
molto orientato. Se te poi vai a vedere i curricoli di quelli che lo
organizzano… una, per esempio, non ha problemi a dichiarare che è stata, per
dire, dello staff del segretario del PD Enrico Letta…! Ora, puoi essere stato
dell’ufficio stampa del partito che vuoi, ma se fai un evento pubblico come
questo, magari risparmiatelo di mostrarti così schierato! Non è neppure
conveniente per te!’ ‘Ma
è un fatto di trasparenza!’, commenta. * Ecco.
È esattamente la risposta che mi ha dato stamattina per telefono una referente
dell’Ufficio stampa dell’Unione dei Comuni, quando ho sollevato lo stesso tipo
di argomento. Mi avevano indirizzato a lei per le notizie che cercavo. E cioè
chi la organizza, questa tre-giorni, chi la sponsorizza, chi offre le risorse
economiche necessarie. Non
le avevo avute chiamando il numero indicato sulla locandina dell’evento. Mi
avevano risposto, sì, da questa associazione ‘Nuova Energheia’. Ma tutto
quello che ero riuscito a sapere è che Nuova Energheia sarebbe un’associazione privata
iscritta al registro nazionale del Terzo Settore. Un po’ come noi, sembra di
capire, che pure siamo iscritti a questo RUNTS, in sigla. Avevo spiegato che in
realtà alcune domande le avevamo già poste direttamente sulla pagina Facebook
dell’evento, ma non c’erano stati riscontri. E adesso, alla domanda ‘Vorremmo
capire il meccanismo istituzionale e il finanziamento di questa iniziativa’,
dall’altra parte del filo era arrivato un ‘Può richiamare più tardi? Al momento
non posso. Non le posso rispondere adesso’. Ecco
allora che ho provato con l’Unione Montana dei Comuni del Mugello. Ho parlato
con l’Ufficio stampa, ma anche lì non sono riuscito a sapere molto. Fino
a trovare un funzionario che cortesemente mi ha invitato a scrivere. L’ho
fatto, con una richiesta molto piana e dettagliata (la aggiungo qui in fondo).
Una risposta non è ancora arrivata, ma in compenso poco più tardi mi hanno
richiamato da Nuova Energheia. La
stessa voce. Si è qualificato come il presidente. Ha
detto che la documentazione che cerchiamo la troviamo sul sito dell’Unione dei
Comuni. Ma anche lui non sa guidarmi. Però, pazienza, ci proverò: va cercato,
dice, il ‘documento di affiliazione’. La Regione patrocina l’evento, aggiunge.
E tutti i documenti relativi al patrocinio e all’affiliazione dell’evento potrò
trovarli sulla convenzione, sull’albo pretorio. Poi
chiedo: ‘La scelta dei relatori e degli argomenti, come è avvenuta? Chi ha
definito il programma?’ ‘Il
comitato organizzatore dell’evento.’ Mi
è venuta la curiosità di chiedere: ‘E…
come è composto?’ ‘Principalmente
dall’associazione’, replica il presidente. E aggiunge una cosa che non ho mai
chiesto, né adesso né prima né su Facebook: ‘E le rispondo precisamente su
quello che vuole sapere lei. La presenza dell’ing. Giusti è relativa alle sue
competenze relative non al progetto di parco eolico!’ Mah! ‘Vede,
le stavo chiedendo un’altra cosa. Questo comitato organizzatore da chi è
composto?’ ‘Non
c’è una… composizione. È composto da coloro che hanno organizzato l’evento, da
coloro che portano avanti l’evento.’ ‘Quindi…
è il vostro gruppo privato?’ ‘Sostanzialmente
è il gruppo privato.’ ‘Abbia
pazienza, ma… sostanzialmente o del tutto? Perché… c’è una differenza. Noi
siamo un po’ pignoli. Desideriamo capire come stanno tutti i termini di questo
evento. Lei avrà intuito che abbiamo delle perplessità. E se dentro il comitato
organizzatore ci sono personaggi dell’amministrazione pubblica, fa una
differenza… Quanto è coinvolta l’amministrazione? E’ solo un coinvolgimento
economico? O anche a livello di scelte? Voi mostrate di avere una posizione
netta, sugli argomenti del festival, che può essere legittimamente discussa,
no? Non pare essere un’associazione di mera apertura al dibattito, ma già
nettamente orientata…’ ‘Sicuramente’. ‘Devo
dire che la vostra presentazione è anche molto accattivante. Molto ben scritta,
la sua, per esempio. Ci vogliono, e come!, giovani che sanno anche presentarsi
in questo modo! Altra cosa però è quando si parla di nucleare, o di OGM, o
quando si scrive che ci siamo formati nell’Ufficio stampa di Enrico Letta. Sono
cose che forse ci si potrebbe risparmiare, anche proprio nel vostro interesse,
non crede? Così dà proprio la sensazione di essere un gruppo molto orientato…
fin troppo’. ‘Il
troppo… è un giudizio valutativo...!’ ‘Certo,
perbacco, ha ragione! Però oggettivamente un orientamento c’è, e netto. Ed è
difficile conciliare questo orientamento con l’organizzazione di un evento che
vorrebbe essere di dibattito, di discussione e che così appare invece già molto
impostato in una direzione. Noi questo lo contestiamo in radice’. E,
per non sottacere nulla, confesso: ‘Oggi pomeriggio sarò davanti alla Regione a
distribuire un volantino che contesta questa cosa. Però, mi pacerebbe poi
conoscerci, perché la cosa bella di voi è che siete giovani. Questo è un valore
enorme in questa società di vecchi o di addormentati. Che ci siano dei giovani
attivi è già una cosa positiva, e mi farebbe piacere conoscerci anche prima
dell’evento’. ‘Prima
dell’evento siamo pieni, purtroppo. Molto volentieri però ci potremo trovare
lì. Noi siamo molto aperti alla discussione. Ma siamo anche dell’idea che la
discussione debba partire da un punto di vista. Altrimenti, proporla senza
avere un proprio punto di vista sul quale dibattere le toglie un po’ valore...’. ‘Va
bene’, saluto, ‘discuteremo anche di questo!’
Ma
torniamo a Giovanni (per correttezza è un nome di fantasia), che abbiamo
lasciato lì in via Cavour. Mi
contesta puntualmente quello che - continuando a chiacchierare - osservo a proposito
del programma del festival. Mi viene quasi il dubbio che allora forse la
notizia di questo evento non gli è del tutto nuova. Di
sicuro però sembra condividere che, se parti dalla difesa del nucleare e degli
OGM, cosa c’entri con l’ecologia? ‘Assomiglia piuttosto al programma di quelli
che si vedono tutti gli anni lì a Davos? E’ una cosina un po’ diversa, no? E
comunque, lui, Giani, sta facendo tanti danni in Toscana: come può permettersi
di intitolare all’ambiente un festival!? In ogni caso, fate almeno una cosa per
davvero aperta, dove ci sia una gamma di punti di vista diversi… Però, noi ci
si andrà’. ‘E
anch’io, guardo di venire…’. ‘Bene!
Guarda. Questi sono i nostri riferimenti, nel volantino. E tutti i giorni
scrivo una cronachina di questa presenza che faccio qui sotto per Piombino. La
troverai anche stasera!’ * Altri
incontri interessanti, oggi. Ma questo sembrava il più importante da segnalare.
Anche perché, a partire da domani, cercheremo questa documentazione sul sito
dell’Unione. E magari nel frattempo ci risponderanno anche loro. Non
sarebbe male, con tutti gli altri amici dei crinali, coordinarci per quelle tre
giornate. A partire dalla prima, con l’accoppiata vincente Giani-Pichetto… * Questa
lettera inviata stamani all’Unione Montana dei Comuni del Mugello: “Gentilissimi, facendo
séguito alla conversazione telefonica con l’Ufficio Turismo, in relazione
all’evento di tre giorni in programma i prossimi 26, 27 e 28 maggio a Borgo San
Lorenzo dal titolo “1° Festival dell’Energia e dell’Ambiente” - del quale
abbiamo appreso notizia dalla pagina Facebook https://www.facebook.com/FestivalEnergiaAmbiente -
chiediamo di poter ricevere le seguenti informazioni: a) quale/i
soggetto/i pubblico/i lo organizza e/o promuove e/o patrocina e/o finanzia; b) quale
ruolo abbia nell’architettura dell’evento l’Associazione Nuova Energheia, del
cui recapito internet vediamo una citazione generica sulle locandine; c) quale
procedura (gara? affidamento diretto?) sia stata adottata per la scelta del
soggetto (privato? Terzo Settore?) a cui viene affidata la gestione
dell’evento; d) quali
criteri hanno guidato la definizione del programma e dei relatori; e) quale
sia l’entità e la distribuzione degli oneri pubblici dell’iniziativa. Vi
scriviamo perché non abbiamo ricevuto fin qui risposte dalla pagina Facebook
menzionata, nella quale pure abbiamo iniziato tre giorni or sono a proporre
quesiti. Anche
dal numero telefonico di contatto pubblicizzato su Facebook ci è stato risposto
di non poter al momento rispondere. La
cortese referente dell’Ufficio Stampa dell’Unione ci ha a sua volta rinviato a
una verifica sul sito internet dell’Unione, ma - probabilmente per nostra
imperizia - non siamo riusciti a trovare traccia di determine o di altri atti
che documentino la natura e le caratteristiche dell’affidamento in questione. Confidiamo
in un Vostro cortese prezioso riscontro”.