L’INADEGUATA
CULTURA DI DESTRA di Vincenzo Rizzuto
Sono pienamente convinto che la Destra non potrà
mai raggiungere il primato culturale che ha sempre rincorso e invidiato alla Sinistra;
attualmente la cultura di sinistra sta attraversando un periodo di crisi sul
piano internazionale, dovuta a ragioni politiche, che poggiano soprattutto
sulla incapacità della classe dirigente di rispondere adeguatamente ai nuovi
bisogni economici, sociali e culturali maturati negli ultimi decenni dalle
masse operaie e dal ceto medio, verso cui il socialismo reale non solo è stato
inadeguato ma ha prodotto danni indicibili. È proprio su questo fallimento che
la Destra si è inserita e tenta di radicarsi nella società, come è già successo
nel passato, poggiandosi in una sua presunta superiorità culturale. In verità la
cultura che rincorre la Destra anche dal punto di vista semantico è un
non-senso, se è vero che ogni cultura ha bisogno di un sostrato ‘civile’, ossia
condiviso da una comunità che ha come propri valori fondamentali la solidarietà,
l’uguaglianza e ogni altro collante in grado di assicurare a tutti uguale
dignità e opportunità, insieme ad una equa distribuzione della ricchezza. Tutti
valori, questi, che la Destra, invece, respinge e disprezza nella sua
concezione del mondo, fondata sulla reificazione delle masse, sul culto
dell’individualismo e sul malcelato rifiuto di ogni forma di solidarietà. Nella cosiddetta ‘cultura’ di destra è di casa il
razzismo, che rifiuta il più debole e diverso; ma in essa è di casa anche l’uso
sistematico della forza come strumento di risoluzione delle controversie fra i
popoli, lo sfruttamento irrazionale di ogni risorsa naturale, sfruttata per
soddisfare l’egoismo individualistico di pochi a discapito di intere
popolazioni. uestiQuesti
disvalori della ideologia reazionaria di destra hanno scatenato da sempre
distruzione e morte sull’intero pianeta, con guerre di aggressione senza
soluzione di continuità. Anche mentre noi parliamo, sull’intero pianeta sono in
atto oltre centosettanta conflitti accanto a quello ucraino, conflitti
finalizzati a rendere possibile che poche centinaia di magnati e oligarchi
possano disporre di centinaia di miiardi, mentre intere popolazioni muoiono di
fame e di sete, private di qualsiasi diritto. Ebbene, a questo barbaro modo di
vivere dell’uomo in questo nostro piccolo mondo, già oltre duemila anni addietro
si è opposto il movimento pacifista del Cristianesimo delle origini, salvo poi
a contraddirsi sposando per lunghi secoli anch’esso gli interessi delle classi
dominanti. Per fortuna, le ‘sante crociate’ della Chiesa sono finite, ma quegli
stessi sporchi interessi sono rimasti, ahimè, ancora in piedi e, di tanto in
tanto, minacciano la democrazia e la libertà. Di fronte a questo nuovo attacco
ai valori fondanti e ineliminabili della civiltà, la Sinistra non deve
dimenticare di portare avanti la lotta ad oltranza ai vari ministri neofascisti,
che nella loro incultura invocano addirittura la difesa reazionaria dell’etnia
italiana’; che tentano di privatizzare la sanità; che vogliono ghettizzare la
scuola pubblica riducendola a colabrodo, con grave danno degli strati più deboli
del popolo; che in nome del loro tornaconto non hanno nessun interesse per un
mondo più pulito e a misura dell’uomo.