Ho davanti a me
un'intervista di "Avvenire" al premio Nobel per la Pace Irina
Scherbakova sulla situazione in Ucraina. Ritiene che Putin debba essere
sconfitto nella guerra in corso, per avere la Pace, così come accaduto col
nazismo nella Seconda guerra mondiale. Secondo il mio punto di vista dico che
la signora sta correndo troppo. Tralascia tutti gli accadimenti del fine e dopo
guerra con il bombardamento atomico su Hiroshima e Nagasaki e senza esprimere
una speranza pacifista che una guerra mondiale non accada più, stante le
distruzioni di vite e di cose, avvenute. Altro che fare con la Russia come con
la Germania! Il fatto che gli americani, la Nato, siano entrati in Ucraina nel
2014, non nel 2022, data dell'intervento russo, grazie agli aiuti a gruppi filonazisti
di Piazza Maidan e da lì l'inizio di una loro influenza sociale e politica, non
la tocca. Alla signora vorrei ricordare come gli Stati Uniti si siano avvalsi
ancora di nazisti (il fratello di Eichmann e altri) per contrastare l'ideologia
sovietica nel dopoguerra. (Documenti Cia desecretati anni fa). Accenno al
comportamento, perché importante, di diversi Stati vincitori della guerra, Urss
e Stati Uniti compresi, nell'accaparramento di scienziati nazisti che avevano
collaborato con quel potere. Non è stato un buon inizio di Pace il dopoguerra.
Lo si è potuto constatare fino ad oggi, per quanto accaduto nel mondo. In epoca
nucleare gli Stati confliggono come in precedenza. Solo che il
"nucleare" non ha amici o nemici, può distruggere tutto e tutti. E
non lo abbiamo capito nemmeno facendo un incontro di Stati proprio a Hiroshima!
Anzi, da lì è scaturita la scelta della continuità della guerra contro la
Russia, fornendo sempre più armi distruttive agli ucraini. Alla signora vorrei ricordare
che Putin ha aggredito come altri Capi di Stato hanno aggredito altri Paesi.
Occorre citarne alcuni, Siria, Iraq, Vietnam del Nord, Jugoslavia? Qualcuno ha
invocato Tribunali internazionali? Presumo che la signora Scherbakova sappia
che gli Stati Uniti ritengono non processabile il personale militare americano.
Democratico, no? Non sarebbe ora di un cambio
"intelligente" di comportamento statale visto i tanti problemi che
abbiamo come abitanti del Pianeta Terra? Con il coinvolgimento magari anche dei
propri cittadini verso i quali dovrebbe esserci senso di responsabilità e non
considerarli solo come numeri. È impossibile pensare ad una Ucraina neutrale
affrontando il problema Crimea assieme alla ricostruzione? Non si potrebbe
aiutare le loro donne emigrate in Europa, Italia compresa, risparmiando sulle scandalose
spese per le armi? Potremmo aiutare queste famiglie divise a ricongiunsi, a
ritornare fra i loro cari al proprio Paese. Giuseppe Bruzzone (storico obiettore italiano)