Il
modello incentrato sul consumo individualistico di territorio, di cultura, di
vita; modello governato dal sovversivismo delle classi dominanti è accettato
dalla "rivoluzione passiva". Modello che sta producendo una
polarizzazione sociale dalla quale sorgono disuguaglianze insostenibili nella
Città e nella Periferia: una divisione radicale ancora non interpretata appieno
dalla riflessione politica. Nel cuore dell'Impero agiscono vecchie e nuove
contraddizioni simili a quella antica tra città e campagna. Il popolo affamato
della città potrebbe cercare la rivoluzione in tempi che non sono rivoluzionari
e di conseguenza provocare la feroce reazione della destra come, del resto, si
intravede già in un orizzonte non lontano. Dobbiamo investire sulla ricerca di
un nuovo compromesso socialdemocratico basato sul "senso del limite"
e sulla riunificazione sociale dei ceti svantaggiati resistendo al grande
attacco che ci sta arrivando addosso dall'innovazione tecnologica governata
dalla furia padronale. Una furia padronale che intende ridurre la politica alla
tecnologia dell'eterno presente provocando la rottura di qualsiasi costruzione
ideale del cambiamento. Come l'eterna contraddizione di classe potrà vivere
dentro il compromesso sarà compito dell'organizzazione politica da costruirsi
sulla ricerca di una rinnovata identità di massa. Franco
Astengo