Come
sapete, il Carraro è stato il principale luogo di accoglienza, aggregazione e
crescita per migliaia di giovani della zona Sud della città. È chiuso da cinque
anni per riqualificazioni che, da progetto, avrebbero richiesto un anno. Nel
marzo 2022 l'Assessore disse che il centro sportivo sarebbe stato riaperto a
giugno (2022), che poi divenne settembre, poi novembre, poi la primavera del
2023. A primavera ha detto che il Carraro sarebbe stato riaperto dopo i
160 giorni (6 mesi) necessari per i collaudi: vale a dire verso l'ottobre
prossimo. Siamo a fine luglio e con gli amici di Ritorno al Carraro abbiamo
rilevato la situazione che esponiamo, ampiamente peggiore di quella prima che
il Carraro fosse chiuso per "riqualificazioni". Hanno rifatto
l'impianto elettrico, e lo vediamo perché le luci sono accese giorno e
notte da almeno due settimane, hanno messo a posto spogliatoi e riscaldamento,
ed è un peccato, perché non ospiteranno giovani, dato che non c'è una sola
struttura sportiva che sia utilizzabile: pista da rifare, campo di calcio in
erba da rifare, tennis coperti nei quali piove dentro appena piove e con
impianto di riscaldamento vecchio e fermo da cinque anni, tennis all'aperto
smontato e inutilizzabile, recinzioni Ovest e del calcetto da rifare.
Pista con erbacce
Una
parete di arrampicata esterna e inutile (50.000 € buttati) e altri errori nei
lavori fatti. Non è stato curato il verde e gli alberi, che sarebbero un
bene prezioso, stanno distruggendo la recinzione, attaccano le strutture
sportive, ed ora si è costretti a tagliarli. Tutto ciò è "filato
liscio", nel silenzio delle forze politiche che governano la città e di
quelle che sono all'opposizione, degli amministratori (con rare eccezioni in
Municipio 5). Le Olimpiadi sulla neve hanno la priorità: "the Games must
go on", ma in questa città essi appaiono offensivi per i cittadini di una
metropoli con pochi impianti sportivi, dei quali molti sono vecchi e malridotti,
dove si chiudono le piscine estive. Più che una riqualificazione sembra
che sia stata portata avanti una politica di distruzione di un bene pubblico di
grande importanza per i giovani. Il gruppo di società sportive di
"Ritorno al Carraro" (16 società, 3.500 giovani), con lo sport ha
sempre svolto un lavoro sociale primario e l'assenza del loro "luogo di
lavoro" per cinque anni ha provocato pesanti ripercussioni sui nostri
quartieri.
Pista allo sfascio
Mille promesse di tempi rapidi disattese, lavori fatti male e
con numerosi errori, mai ascoltate le competenze delle società che
costantemente hanno inviato proposte per evitare quegli errori, costi
saliti vertiginosamente: dal 1.967.000 € iniziali siamo a 6.440.000 € (compreso
il rifacimento del palazzetto, incendiato due anni fa, che con i soldi del PNRR
terminerà entro il gennaio 2026). Quanti milioni occorreranno per mettere a
posto tutto, ammesso che il Comune voglia farlo? I lavori del primo lotto -
escluso il palazzetto, che è un intervento aggiunto - sono terminati a marzo,
ma si protrae l'abbandono del centro sportivo da parte del Comune e il clima fa
il suo "lavoro", mette a nudo errori, superficialità, disinteresse e
carenze. Il Carraro dovrà tornare ai cittadini e per questo vi
chiediamo di mantenere l'attenzione su questo bene comune, di diffondere la
situazione che di volta in volta Ritorno al Carraro comunicherà alla
stampa che sta dalla parte dei cittadini, alle associazioni, ai cittadini. Vi
ringraziamo per il sostegno. Per Ritorno al Carraro. Luciano Bagoli