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venerdì 28 luglio 2023

DIFENDIAMO IL “CARRARO”


Pista in abbandono

Come sapete, il Carraro è stato il principale luogo di accoglienza, aggregazione e crescita per migliaia di giovani della zona Sud della città. È chiuso da cinque anni per riqualificazioni che, da progetto, avrebbero richiesto un anno. Nel marzo 2022 l'Assessore disse che il centro sportivo sarebbe stato riaperto a giugno (2022), che poi divenne settembre, poi novembre, poi la primavera del 2023. A primavera ha detto che il Carraro sarebbe stato riaperto dopo i 160 giorni (6 mesi) necessari per i collaudi: vale a dire verso l'ottobre prossimo. Siamo a fine luglio e con gli amici di Ritorno al Carraro abbiamo rilevato la situazione che esponiamo, ampiamente peggiore di quella prima che il Carraro fosse chiuso per "riqualificazioni". Hanno rifatto l'impianto elettrico, e lo vediamo perché le luci sono accese giorno e notte da almeno due settimane, hanno messo a posto spogliatoi e riscaldamento, ed è un peccato, perché non ospiteranno giovani, dato che non c'è una sola struttura sportiva che sia utilizzabile: pista da rifare, campo di calcio in erba da rifare, tennis coperti nei quali piove dentro appena piove e con impianto di riscaldamento vecchio e fermo da cinque anni, tennis all'aperto smontato e inutilizzabile, recinzioni Ovest e del calcetto da rifare. 


Pista con erbacce

Una parete di arrampicata esterna e inutile (50.000 € buttati) e altri errori nei lavori fatti. Non è stato curato il verde e gli alberi, che sarebbero un bene prezioso, stanno distruggendo la recinzione, attaccano le strutture sportive, ed ora si è costretti a tagliarli. Tutto ciò è "filato liscio", nel silenzio delle forze politiche che governano la città e di quelle che sono all'opposizione, degli amministratori (con rare eccezioni in Municipio 5). Le Olimpiadi sulla neve hanno la priorità: "the Games must go on", ma in questa città essi appaiono offensivi per i cittadini di una metropoli con pochi impianti sportivi, dei quali molti sono vecchi e malridotti, dove si chiudono le piscine estive. Più che una riqualificazione sembra che sia stata portata avanti una politica di distruzione di un bene pubblico di grande importanza per i giovani. Il gruppo di società sportive di "Ritorno al Carraro" (16 società, 3.500 giovani), con lo sport ha sempre svolto un lavoro sociale primario e l'assenza del loro "luogo di lavoro" per cinque anni ha provocato pesanti ripercussioni sui nostri quartieri. 


Pista allo sfascio

Mille promesse di tempi rapidi disattese, lavori fatti male e con numerosi errori, mai ascoltate le competenze delle società che costantemente hanno inviato proposte per evitare quegli errori, costi saliti vertiginosamente: dal 1.967.000 € iniziali siamo a 6.440.000 € (compreso il rifacimento del palazzetto, incendiato due anni fa, che con i soldi del PNRR terminerà entro il gennaio 2026). Quanti milioni occorreranno per mettere a posto tutto, ammesso che il Comune voglia farlo? I lavori del primo lotto - escluso il palazzetto, che è un intervento aggiunto - sono terminati a marzo, ma si protrae l'abbandono del centro sportivo da parte del Comune e il clima fa il suo "lavoro", mette a nudo errori, superficialità, disinteresse e carenze. Il Carraro dovrà tornare ai cittadini e per questo vi chiediamo di mantenere l'attenzione su questo bene comune, di diffondere la situazione che di volta in volta Ritorno al Carraro comunicherà alla stampa che sta dalla parte dei cittadini, alle associazioni, ai cittadini. Vi ringraziamo per il sostegno. Per Ritorno al Carraro.
Luciano Bagoli