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sabato 29 luglio 2023

SIAMO A RISCHIO ESTINZIONE


 

Buongiorno amici di “Odissea”, avevo insieme al mio amico Angelo Gaccione, prima ancora di questa tempesta su Milano, del caldo estremo, degli incendi delle alluvioni in tutte i casi, micidiali, esortato disperatamente i governi e tutte le istituzioni a cambiare rotta. Agire sulle cause e mitigare gli effetti. Intervenire sulle cause della crisi climatica, riducendo progressivamente il consumo di fossili, coinvolgendo le popolazioni che ora più che mai “vedono in faccia la morte”. Ho esortato disperatamente le istituzioni e le popolazioni a porre fine alla guerra in Ucraina, che non può avere un vincitore. Si deve ripartire dagli accordi di Minsk 2. Altrimenti la opzione nucleare è “sul tavolo”. Il governo attuale fa precedere, sia che si tratti di clima che di guerra, l’aggettivo fanatici a ogni discorso saggio. Le due spade di Damocle, crisi climatica e opzione nucleare, più della minaccia proverbiale, si sono già conficcate nel corpo della vita del nostro Unico e Bellissimo Pianeta. Stiamo trascinando nella morte animali e piante, incolpevoli vittime, mentre la scomparsa dei Sapiens non sarebbe pianta da nessuno. Se rimanesse vita direbbero come già dicono in molti: “I Sapiens sono e sono stati la più grande sciagura che si è abbattuta sulla terra, dopo la grande glaciazione di 700 milioni di anni fa”. Il terribile giudizio si sta spostando da quello che facciamo a quello che siamo. Molti antropologi ritengono l’uomo irredimibile, quindi la marcia verso l’abisso non è più evitabile. Può darsi che la vita rinascerà: “Ma noi non ci saremo”, come recita la canzone premonitrice di Guccini cantata dai Nomadi di più di 50 anni fa. Peccato, forse il più grande rimpianto di noi su noi stessi, sarà: “Eravamo arrivati ad essere gli esseri più geniali mai esistiti, ma abbiamo segato stupidamente il ramo su cui eravamo seduti”.
Anche la stragrande maggioranza dell’umanità povera è incolpevole.
Alla fine, i veri colpevoli sono i signori del potere - e non solo politico - i quali fanno il loro comodo usando trucchi e menzogne. Faccio un altro disperato appello: “Signori del potere, sappiate che neanche voi e i vostri discendenti vi salverete! Popoli poveri e incolpevoli, voi che siete vittime di questa politica suicida esigete il cambiamento! Mobilitiamoci! Siamo e saremo con voi, come voi. Cordiali saluti a tutti.
Francesco Saverio Lanza