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domenica 9 luglio 2023

ÎN INIMA TĂCERII
di Angelo Gaccione

 
Sabrina De Canio

I versi romeni di De Canio.
 
U
n piccolo elegante libretto dal formato quadrato di quattordici centimetri o poco più, racchiude in 40 pagine una manciata di versi, sedici per l’esattezza, con la traduzione in lingua romena a fronte di Alexandru Macadan. Il titolo originale è În inima tăcerii e lo ha pubblicato l’editore Cosmopoli di Bacău, la traduzione italiana del titolo è Nel cuore del Silenzio. Sedici testi appena, ma quanto basta per mostrarci tutta la sapienza poetica e la maturità della sua autrice, la poetessa piacentina Sabrina De Canio, consolidate attraverso un itinerario oramai lungo e sfaccettato. Sono di argomento diverso questi testi, alcuni molto brevi, secchi e lirici insieme; altri più lunghi e distesi, più ragionati. Con una forte e intensa impronta protestataria e civile, smentendo ancora una volta la diceria di una poesia tutta avvitata su sé stessa, privata e indifferente al dolore del mondo. 



Per averne la prova basta leggere versi come questi “Pesante il cesto / di foglie leggere / leggero il mio cesto / per la scuola di un figlio. / Quante foglie / ancora / prima di sera / e il mio sandalo vola / giustizia di suola / in faccia al potente / da chi non ha niente. / (Dalit Tea)”. Ma ci sono i bambini di Gaza, i forni crematori, la tragica condizione dei migranti. Prestiamo attenzione a questi bellissimi ed essenziali versi del componimento “Sul confine”: “Sul confine / che trattiene il cammino / fitte nei piedi / trafitti dai passi / a comporre la fila / della vergogna / come vagoni ordinati / in attesa di niente /. Ma ci sono epifanie come queste fissate in appena quattro versi, in grado di restituirci il sapore di una nostalgica, silente e malinconia: “Teneva i fiori / in un cassetto / e non sapeva che l’inverno / era già passato”. L’immagine di copertina è di Daniel Divrician, il progetto grafico di Mihăiţă Stroe.