SOGNO D’UNA NOTTE DI PIENA ESTATE di Luigi Mazzella
Sono
sufficientemente anziano per ricordare ciò che si vociferava, nella mia città
d’origine, Salerno, in ambienti familiari o amichevoli subito dopo la fine
della Seconda guerra mondiale; e ciò, probabilmente soltanto sulla base di
semplici elucubrazioni individuali e senza alcun fondamento (dimostrabile) di
verità. In altre parole, correva voce che l’apporto notevole dato dalla
mafia siciliana a quella americana, molto valorizzata nelle forze armate
statunitensi per la “liberazione” dell’isola, doveva leggersi come un
“preludio” all’inserimento della Trinacria come ulteriore stella nella
bandiera americana; (solo i sedicenti più informati parlavano di analoghe
aspirazioni delle isole Hawaii).
La desecretazione recente di alcuni documenti
dei servizi segreti americani ha fornito, a conferma degli stretti legami
esistenti nell’Isola, la prova di una presenza attiva e propulsiva della CIA
che aveva organizzato in modo autonomo la strage di Portella della
Ginestra (I maggio del 1947), per combattere, secondo una visione tipicamente
americana della politica, il successo ottenuto alle elezioni dalle forze
socialcomuniste italiane. Oggi, dopo il passaggio, di “miglioramento in
miglioramento” dei comunisti, un tempo duri e puri, che
esultavano, conoscendo i cruenti fatti repressivi bolscevichi in Ungheria
e a Praga, alla versione “morbida” di quelli attuali che accettano, come le tre
scimmiette del noto detto, i waterboarding di Guantanamo e
condividono l’uso delle bombe a grappolo (armi con effetti micidiali vietate da
una convenzione internazionale) donate da Joe Biden a Volodymir Zelensky,
dopo che “la pulzella della Garbatella”, avendo maturato l’idea nelle sue
meditazioni periferiche, di essere una “novella Giovanna d’Arco”, ha impugnato
l’ascia di guerra non contro, ma a favore della “perfida Albione” e della
pluto-massonica- giudaica America del Nord (esecrate, l’una e
l’altra, dal suo predecessore e camerata al governo del Paese, Benito
Mussolini), dopo la conferma del mai mutato, pecorile asservimento
dei partiti del cosiddetto “centro moderato”, depurato, con adeguati interventi
(anche giudiziari), da “presenze” disomogenee. Oggi potrebbe essere l’Italia
intera, dalle Alpi alle Madonie, dall’Alto Adige a Selinunte, ad aspirare
a diventare “stella” della bandiera americana! A tacer d’altro ciò, secondo i
consueti “spiriti ameni”, ci consentirebbe di liberarci di un sol colpo della
De Lagarde e della Von der Layen! C’è naturalmente il problema della
“pulzella” che da Presidente (aspirazione di una vita) diventerebbe solo
Governatrice di uno Stato federale.