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martedì 25 luglio 2023

SOGNO D’UNA NOTTE DI PIENA ESTATE  
di Luigi Mazzella



S
ono sufficientemente anziano per ricordare ciò che si vociferava, nella mia città d’origine, Salerno, in ambienti familiari o amichevoli subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale; e ciò, probabilmente soltanto sulla base di semplici elucubrazioni individuali e senza alcun fondamento (dimostrabile) di verità. In altre parole, correva voce che l’apporto notevole dato dalla mafia siciliana a quella americana, molto valorizzata nelle forze armate statunitensi per la “liberazione” dell’isola, doveva leggersi come un “preludio” all’inserimento della Trinacria come ulteriore stella nella bandiera americana; (solo i sedicenti più informati parlavano di analoghe aspirazioni delle isole Hawaii). 



La desecretazione recente di alcuni documenti dei servizi segreti americani ha fornito, a conferma degli stretti legami esistenti nell’Isola, la prova di una presenza attiva e propulsiva della CIA che aveva organizzato in modo autonomo la strage di Portella della Ginestra (I maggio del 1947), per combattere, secondo una visione tipicamente americana della politica, il successo ottenuto alle elezioni dalle forze socialcomuniste italiane. Oggi, dopo il passaggio, di “miglioramento in miglioramento” dei comunisti, un tempo duri e puri, che esultavano, conoscendo i cruenti fatti repressivi bolscevichi in Ungheria e a Praga, alla versione “morbida” di quelli attuali che accettano, come le tre scimmiette del noto detto, i waterboarding di Guantanamo e condividono l’uso delle bombe a grappolo (armi con effetti micidiali vietate da una convenzione internazionale) donate da Joe Biden a Volodymir Zelensky, dopo che “la pulzella della Garbatella”, avendo maturato l’idea nelle sue meditazioni periferiche, di essere una “novella Giovanna d’Arco”, ha impugnato l’ascia di guerra non contro, ma a favore della “perfida Albione” e della pluto-massonica- giudaica  America del Nord (esecrate, l’una e l’altra, dal suo predecessore e camerata al governo del Paese, Benito Mussolini), dopo la conferma del mai mutato,  pecorile asservimento dei partiti del cosiddetto “centro moderato”, depurato, con adeguati interventi (anche giudiziari), da “presenze” disomogenee. Oggi potrebbe essere l’Italia intera, dalle Alpi alle Madonie, dall’Alto Adige a Selinunte, ad aspirare a diventare “stella” della bandiera americana! A tacer d’altro ciò, secondo i consueti “spiriti ameni”, ci consentirebbe di liberarci di un sol colpo della De Lagarde e della Von der Layen! C’è naturalmente il problema della “pulzella” che da Presidente (aspirazione di una vita) diventerebbe solo Governatrice di uno Stato federale.