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sabato 23 settembre 2023

BENVENUTO AUTUNNO
 

La parola ai lettori.
                                                                        
È finita l’estate, a Milano c'è stata la terribile tempesta del 25 Luglio che ha sradicato migliaia di piante, non ho avuto il coraggio di andare a vedere il parco di Trenno, avendo avuto la notizia di tante piante abbattute. Ci sono andato al ritorno delle vacanze, piante abbattute, cadute come soldati in guerra. Per fortuna ho scorto alto, forte e sereno l'albero a cui ho fatto voto durante la mia terribile malattia, Ercole, l'albero più robusto e più alto, ha mantenuta la promessa della mia guarigione e non si è abbattuto... Non così al Giardino di Porta Venezia, quante volte ho osservato la maestosità di molte piante, dicendomi “vorrei essere forte come loro” e prima di andar via le abbracciavo. Al Sud, nello stesso periodo, ha fatto 5 giorni di caldo estremo da bruciare le foglie degli alberi, sbollire gli ortaggi e far temere i contadini per le loro vite e quelle dei loro animali. In Romagna quattro giorni di pioggia torrenziale hanno sfigurato il territorio e allagato per molti giorni le pianure coltivate e alcune città. L'anno scorso abbiamo avuto otto mesi di siccità al Nord che ha fatto perdere i raccolti e ucciso almeno il 10% delle piante. Quattro segnali anticipatori di quello che progressivamente ci toccherà vivere. Ci ripeteranno che questi fenomeni estremi si ripeteranno sempre più spesso. Dopo tutti gli allarmi, caduti nel vuoto, di noi ambientalisti, da almeno cinquanta anni, finalmente si prende atto della gravità della crisi climatica. Però ognuno accampa delle “buone ragioni” per minimizzare e rimandare le misure che agirebbero sulle cause e che mitigherebbero gli effetti: in primis il consumo di fossili. Una vera Torre di Babele. Scrivevo ieri l'altro che dovremmo finirla di definirci Sapiens, parlo di noi globalmente. Forse l’antropologia dovrebbe tener conto di fattori fino ad ora poco indagati. Se noi cominciassimo il racconto della storia della terra dagli ultimi 250 mila anni di anni fa, ci accorgeremmo che nessun essere vivente si estingue solo per cause intrinseche. E che noi stiamo andando coscientemente e senza muovere un dito verso la nostra di estinzione. 
 
Francesco Saverio Lanza