BRANDO ADDIO
Mirella e Brando
al corteo di un 25 Aprile
Voi non
ci crederete, ma Brando era un cagnetto antifascista. Se ne avesse avuto la
possibilità, durante i cortei del 25 Aprile dove Mirella sempre lo portava con
un bel fazzoletto rosso legato al collo, si sarebbe unito ai nostri slogan.
Tutti gli facevano carezze e complimenti lungo il percorso, da corso Venezia
fino in piazza del Duomo, e lo fotografavano come una star. Lui procedeva
fiero, compiaciuto e impettito, con la coda ritta in verticale perché
era un cagnetto socievolissimo e stava benissimo in mezzo agli altri. Era anche
un po’ anarchico; ogni volta che gli si doveva mettere il piumino per
proteggerlo dall’acqua e dal freddo per potarlo fuori per i bisognini, era una
lotta, e convincerlo non era facile. Era bello, e un descamisado come
lui non poteva farsi vedere in giro dalle cagnette come un borghese qualsiasi,
imbottito e costretto in una bardatura così innaturale. Lo abbiamo trattato
come si deve trattare un essere dotato di anima; la parola animale, lo ripeto
ogni volta, contiene la parola anima.
Mirella e Brando al corteo di un 25 Aprile |