LAVORO/TRAGEDIA
di
Franco Astengo
Non
si può evitare di esprimere un grande dolore per l'immensa tragedia di
Brandizzo e di insistere nel denunciare le condizioni di precarietà e di
insicurezza in cui il lavoro è organizzato nel nostro Paese. Non basta limitarci nella
ricerca dell'errore umano, di comunicazione. Sono le condizioni generali nelle
quali si svolgono questo tipo di necessarie manutenzioni in un settore delicato
come le ferrovie che vanno affrontate con un radicale mutamento di scenario. Manutenzioni
ferroviarie per le quali stanno salendo denunce di questo tenore: “La
spartizione chirurgica dei lavori per la manutenzione sulla rete ferroviaria e
i subappalti finiscono alle aziende della ’ndrangheta”. Al dicembre 2022 i dati
degli infortuni sul lavoro denunciati all'INAIL sono stati 697.773 (555.236 nel
2021). Questo quadro drammatico si situa, come abbiamo già visto, in un
contesto generale di sfruttamento intensivo e di lavoro nero a tutti i livelli
non soltanto della manodopera più fragile, in agricoltura o in edilizia, legata
all'immigrazione legale/clandestina.
È
stata lanciata l'ipotesi di un referendum per abolire il jobact: assieme
alla legge sul salario minimo (da perseguire anche per avviare un processo di
"recupero di dignità del lavoro") l'ipotesi referendaria potrebbe
essere perseguita anche come punto di fattore aggregativo politico di una
identità sociale sempre più smarrita e frantumata.