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lunedì 18 settembre 2023

NATALITÀ E IDIOZIE


Termitaio umano

Natalità e le nostre illusioni” titola in prima il Corriere della Sera di domenica 17 settembre, l’editoriale di Ferruccio de Bortoli, che è persona moderata nei modi e nell’aspetto. Ferruccio nostro (mi concedo l’impertinente confidenza), per dare un segnale di allarme sulla gravità dell’inverno demografico che ci attende, cita uno studio Teha Ambrosetti, che ci avvisa… “di questo passo l’ultimo italiano nascerebbe nel 2225”. Ora, trattenuta la battuta... “speravo prima”, davvero si può credere di invertire il tasso di natalità con simili spauracchi? A me viene innanzi tutto di porre la domanda, quante sono le coppie che vorrebbero figli, ma non li fanno, ovviamente per varie ragioni tutte di tipo economico? e quante sono le coppie che proprio non credono di volerne, punto e basta? Fermo restando che parlare di calo demografico in un mondo che in due secoli è passato da uno ad otto miliardi, ha per me un suono demenziale e trovo sia espressione di un egoismo feroce della parte di umanità benestante, chiusa dentro le mura dei propri privilegi, ancora mi chiedo, quanti sono oggi gli umani che desiderano procreare? Mi pare proprio che ogni statistica, anche la più scientificamente prestigiosa, che non parta da questa propedeutica rilevazione, sia come voler andare sulla luna come il Barone di Munchausen.

Vittorio Melandri